IL FARO DEI SOGNI

Categoria:Inventori britannici

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William Brockedon



William Brockedon (Totnes, 13 ottobre 1787 – Londra, 29 agosto 1854) è stato un pittore, scrittore e inventore britannico.
Tavola tratta da Little Saint Bernard, the mont Genevre, the mont Cenis, the mont Saint Gothard, the Great Saint Bernard, and the monte Stelvio, 1828. Da BEIC, biblioteca digitale

Figlio di un orologiaio di nome Philiph, fu attivo a Londra nel XIX secolo ma operò a lungo anche in Italia, paese del quale dipinse numerose località. Morì a Bloomsbury (Londra).
Opere

William Brockedon, Little Saint Bernard, the mont Genevre, the mont Cenis, the mont Saint Gothard, the Great Saint Bernard, and the monte Stelvio, printed for the author, 1828.
William Brockedon, Cornice, The Grimsel and the Gries, The Bernardin and the Splugen, The Brenner, The Tende and the Argentiere, and the Simplon, printed for the author, 1829.



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Alexander Bruce, II conte di Kincardine



Alexander Bruce, secondo conte di Kincardine (1629 – 1681), è stato un inventore, politico giudice e massone scozzese, responsabile per lo sviluppo dell'orologio a pendolo, in collaborazione con Christiaan Huygens. Suo nonno, Sir George Bruce aveva accumulato una fortuna in miniere di carbone e saline, costruì Culross Palace a Fife nel 1597.

Su 20 giugno 1667 Bruce è elencato come Tesoriere della Scozia.

Bruce era tra i componenti del comitato (del 1660) dei 12 che ha portato alla formazione della Royal Society di Londra, e ha condotto una vasta corrispondenza con il collega massone Sir Robert Moray, il primo presidente della Royal Society. Queste lettere sono la principale fonte di informazioni biografiche su Bruce.





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Alexander_Br...e_di_Kincardine

 
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George Bruce



George Bruce (Edimburgo, 5 luglio 1781 – New York, 6 luglio 1866) è stato un inventore e imprenditore scozzese naturalizzato statunitense.

È stato proprietario di una Fonderia tipografica a New York.

Bruce era il padre della filantropa statunitense Catherine Wolfe Bruce.





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John Byrom, M.A., FRS (Manchester, 29 febbraio 1692 – Manchester, 26 settembre 1763), è stato un poeta, inventore e proprietario terriero inglese.

Citato talvolta come John Byrom of Kersal o John Byrom of Manchester, è stato, fra le altre cose, l'inventore di un rivoluzionario sistema di stenografia. Egli è ricordato maggiormente come l'autore dei versi dell'inno anglicano Christians Awake, salute the happy morn, che fu presumibilmente un regalo di Natale per sua figlia.


Primi anni

John Byrom discendeva da un'antica famiglia signorile del Lancashire. Il suo antenato Ralph Byrom si era trasferito a Manchester da Lowton nel 1485, e divenne un ricco mercante di lana. Suo figlio Adam acquistò immobili a Salford, Darcy Lever, Bolton e Ardwick (anche se la sua ricchezza non impedì che la figlia, malata di mente, fosse accusata di stregoneria). Edward Byrom contribuì a sventare un complotto realista per impadronirsi di Manchester nel 1642.

Byrom nacque a Manchester, nel 1692, in quello che oggi è The Old Wellington Inn (parte dell'Old Shambles); la proprietà fu poi utilizzata come ufficio per i pedaggi di mercato, con alloggi ai piani superiori). Il Wellington Inn è oggi una grande attrazione turistica, e la sua nascita è ricordata da una placca nella zona bar. Tuttavia, alcune fonti sostengono che sia nato a Kersal Cell nella Lower Kersal, comune di Broughton, vicino a Salford appena fuori Manchester. Secondo Bailey[1] è stato uno degli uomini più alti del regno.

Le sue origini privilegiate gli permisero di ottenere una formazione eccellente, tra cui The King's School, Chester, Merchant Taylors' School, Londra. Studiò al Trinity College di Cambridge, diventando lì "fellow" nel 1714, e successivamente, viaggiò all'estero e studiò medicina a Montpellier, in Francia.[2]
Byrom e la stenografia
Pubblicità sul giornale per il sistema di stenografia di Byrom dal Daily Gazetteer, 1741

Byrom inventò un sistema di stenografia,[3] e dopo averlo perfezionato tornò in Inghilterra nel 1716. Alcuni degli abitanti di Manchester tentarono di convincerlo a costituire un ambulatorio medico in città, ma decise che le sue competenze non erano sufficienti per perseguire una carriera medica e decise invece di insegnare il suo sistema di stenografia. Poco dopo essere entrato in possesso della sua eredità familiare nel 1740, Byrom brevettò la sua "Nuova Stenografia Universale". Questo sistema di stenografia è stato insegnato ufficialmente sia a Oxford che a Cambridge ed è stato usato dal cancelliere alla Camera dei Lord.

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Il 16 giugno 1742 Sua Maestà Giorgio II assicurò a John Byrom, M.A., il diritto esclusivo di pubblicare per un certo periodo di anni (21), l'arte e il metodo della stenografia inventato da lui. Il suo sistema di stenografia fu pubblicato postumo come "La Stenografia Inglese Universale" che, anche se sostituita nel XIX secolo, segnò uno sviluppo significativo nella storia della stenografia.[3] Fu utilizzata da John (1703-1791) e Charles Wesley (1707-1788), fondatori del Metodismo, che registrò i loro auto-esami in diari codificati.[4]
Vita familiare

La casa avita della Famiglia Byrom è Byrom Hall a Slag Lane a Lowton, (la strada di fronte all'ingresso si chiama Byrom Lane). Ha vissuto qui di tanto in tanto, ma sembra che per lo più abbia abitato in una casa di città di Manchester e al Kersal Cell.

Dalla moglie Elizabeth Byrom ebbe due figli, Edward e Dorothy, ma la sua preferita era sua figlia Dorothy, conosciuta come Dolly. Nel dicembre 1745, dopo un gioco con Dolly, promise di scriverle qualcosa per Natale; doveva essere scritto appositamente per lei e nessun altro. La gioia di Dolly ricordava a suo padre della sua promessa ogni giorno che Natale si avvicinava. La mattina di Natale, quando correva giù per la prima colazione, trovò diversi regali in attesa. Tra loro c'era una busta indirizzata a lei con la scrittura di suo padre. Fu la prima cosa che aprì e, con sua grande gioia, si rivelò essere un canto di Natale dal titolo "Cristiani sveglia! Salutate la mattina felice". Il manoscritto originale è intitolato "Il giorno di Natale per Dolly" ed fu pubblicato nell'Harrop's Manchester Mercury nel 1746.
Resti letterari

Anche se Byrom probabilmente è più ricordato per questo Christmas Carol, egli era considerato dai suoi contemporanei un poeta e un letterato. La maggior parte delle sue poesie, la più nota delle quali è My spirit longeth for Thee, erano di orientamento religioso. Egli è anche ricordato per i suoi epigrammi e, soprattutto, per il suo conio della frase Tweedledum e Tweedledee (in relazione ad una controversia sui meriti di due compositori).
Un uomo misterioso

Byrom non condusse un'ordinaria vita di provincia. Fu membro della Royal Society, quando Sir Isaac Newton ne era il presidente, e si trasferì in alcuni ambienti sociali e intellettuali molto influenti a Londra e altrove. La moderna ricerca ce lo ha rivelato essere una sorta di uomo del mistero. In primo luogo vi è la questione delle sue opinioni politiche. Un tempo si pensava che fosse un giacobita segreto, ma ora si suggerisce che egli potrebbe aver agito come un agente che faceva il doppio gioco, il "Camaleonte della Regina". Le sue opinioni possono essere riassunte nel verso che egli compose, sotto forma di un brindisi:
(EN)

«God bless the King! (I mean our faith's defender!)
God bless! (No harm in blessing) the Pretender
But who Pretender is, and who is King,
God bless us all! That's quite another thing!»
(IT)

«Dio benedica il Re! (Intendo il difensore della nostra fede!)
Dio benedica ! (Niente di male nella benedizione) il Pretendente.
Ma chi è il Pretendente, e chi è il Re,
Dio ci benedica tutti! Questa è tutta un'altra cosa!»

Byrom morì nel 1763 ed è sepolto nel cappella privata della sua famiglia, che ora è conosciuta come Cappella del Gesù nella Cattedrale di Manchester, in Inghilterra. Le sue carte, anche se conservate per qualche tempo dopo la sua morte, sono state misteriosamente distrutte nel XIX secolo. Alcuni elementi superstiti hanno suggerito che egli possa essere appartenuto a una precoce società proto-massonica, simile al Club del Gentiluomo di Spalding, e perseguito occulti interessi.

La sua biblioteca di libri e manoscritti è stata donata alla Biblioteca della Chetham dalla sua discendente, celibe e senza figli, signorina Eleonora Atherton nel 1870.[5]





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/John_Byrom

 
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Edmund Cartwright





Edmund Cartwright (Marnham, 1743 – Hastings, 1823) è stato un inventore britannico.

Nel 1784 inventò il power loom, telaio ad energia idrica grazie al quale riuscì a tessere una tela liscia di una certa altezza. In tempi successivi si dedicò alla pettinatura della lana, inventando un altro efficiente macchinario atto ad essa. La sua invenzione contribuì allo sviluppo della Rivoluzione industriale.



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Arthur C. Clarke


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Sir Arthur Charles Clarke (Minehead, 16 dicembre 1917 – Colombo, 19 marzo 2008) è stato un autore di fantascienza e inventore britannico.

Noto ai più per il suo romanzo 2001: Odissea nello spazio del 1968, cresciuto assieme alla sceneggiatura del film omonimo realizzato con il regista Stanley Kubrick ed ispirato al racconto breve La sentinella dello stesso Clarke, lo scrittore ha però al suo attivo una produzione letteraria assai estesa, tra cui la celebre serie di Rama; è considerato un autore di fantascienza hard o "classica", dato che una caratteristica saliente dei suoi romanzi è l'attenzione per la verosimiglianza scientifica.

In suo onore l'orbita geostazionaria della Terra è stata chiamata "Fascia di Clarke". Egli infatti fu il primo ad ipotizzare, in un articolo pubblicato nel 1945,[1] l'utilizzo dell'orbita geostazionaria per i satelliti dedicati alle telecomunicazioni.[2]



BIOGRAFIA


Arthur Charles Clarke nacque a Minehead, nel Somerset (Inghilterra), il 16 dicembre del 1917. Da ragazzo, Clarke si divertiva leggendo con trasporto ed entusiasmo vecchie riviste di fantascienza. Dopo le scuole superiori (secondarie), non riuscì ad entrare in nessun college e di conseguenza iniziò a lavorare. Il suo primo lavoro fu di revisore dei conti per il governo.

Durante la seconda guerra mondiale lavorò per la Royal Air Force come esperto di radar e fu coinvolto nel successivo sviluppo del sistema di difesa radar che aveva consentito alla RAF di vincere la battaglia contro gli invasori nazisti. Dopo la guerra si laureò in matematica e fisica al King's College dell'Università di Londra.

Il suo più importante contributo scientifico può essere considerato l'idea che i satelliti geostazionari potessero essere il sistema ideale per le telecomunicazioni: propose questo concetto in un articolo scientifico dal titolo Can Rocket Stations Give Worldwide Radio Coverage? ("Possono le stazioni razzo fornire una copertura radio mondiale?"), pubblicato su Wireless World nell'ottobre del 1945. Proprio grazie a questo contributo, l'orbita geostazionaria è oggi nota anche come orbita Clarke o fascia di Clarke in suo onore.[3]

Nei primi anni quaranta, mentre militava ancora nella RAF, iniziò a vendere le sue storie di fantascienza alle riviste del settore. Lavorò anche, per breve tempo come viceredattore (Assistant Editor) al Science Abstracts, prima di dedicarsi a tempo pieno al mestiere di scrittore (1951).

Dal 1956 ha vissuto nello Sri Lanka, a Colombo, dove esercitava attività di esplorazione subacquea e dove aiutò a sviluppare il turismo subacqueo. Qui nel 1979 fu nominato rettore dell'università di Ceylon, carica che mantenne fino al 2004 quando diede le dimissioni per motivi di salute.

È stato anche presidente della British Interplanetary Society ("Società interplanetaria britannica") e membro dell'Underwater Explorers Club ("club degli esploratori subacquei") e del Mensa.[4].

Nel 1983 fu colpito da un attacco di poliomielite, e visse da allora in sedia a rotelle.[5]

Il 26 maggio del 2000 è stato insignito della carica onorifica di "Knight Bachelor" in una cerimonia a Colombo per i suoi meriti nella letteratura. L'investitura veniva ritardata, su richiesta di Clarke, dal 1998 a causa di un'accusa di pedofilia da parte del tabloid inglese The Sunday Mirror, accusa che fu comunque considerata infondata dalla polizia dello Sri Lanka e ritrattata per iscritto poco dopo. Clarke, che secondo alcune interpretazioni si era già dichiarato gay in maniera scherzosa ("No (gay), merely mildly cheerful", ossia "No (gaio), semplicemente moderatamente giocondo"), respinse le accuse di pedofilia prepuberale, ma in una precedente intervista ribadì di essere stato un pederasta-omosessuale attratto da minori maschi appena puberi; disse altresì di aver praticato sesso con giovanissimi prostituti maschi sri-lankesi. Non fu mai indagato per l'accusa di prostituzione minorile, né per sesso consenziente con minori o omosessualità (vietate in Sri Lanka).[5][6][7]

A dicembre del 2007, in occasione del suo novantesimo compleanno (nelle parole di Clarke «dopo aver completato 90 orbite intorno al sole») registrò un messaggio video pubblicato su YouTube.[8] Il suo ultimo messaggio pubblico fu registrato in occasione dell'anno internazionale del pianeta Terra dell'UNESCO il 13 febbraio 2008.[9] Morì il 19 marzo 2008 per una crisi respiratoria.[10]

Esiste un asteroide, 4923 Clarke, battezzato così in suo onore.





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Opere



Ciclo di Odissea nello spazio

2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, 1968), Milano, Longanesi, 1969.
2010: Odissea due (2010: Odyssey Two, 1982), Milano, Rizzoli, 1983.
2061: Odissea tre (2061: Odyssey Three, 1987), Milano, Rizzoli, 1990. ISBN 88-17-67274-2.
3001: Odissea finale (3001: The Final Odyssey, 1997), Milano, Rizzoli, 1997. ISBN 88-17-67075-8.

Ciclo di Rama

Incontro con Rama (Rendez-Vous with Rama, 1973), Urania n. 634, Mondadori. Premio Hugo 1974
Rama II (Rama II, 1989; con Gentry Lee), Milano, Rizzoli, 1991. ISBN 88-17-67269-6.
Il giardino di Rama (The Garden of Rama, 1991; con Gentry Lee), Milano, Rizzoli, 1992. ISBN 88-17-67281-5.
Il segreto di Rama (Rama Revealed, 1993 con Gentry Lee) Urania Jumbo n. 43, Mondadori, 2016.

Ciclo di Odissea del tempo

L'occhio del tempo (Time's Eye, 2003, con Stephen Baxter), Milano, Nord, 2005. ISBN 88-429-1356-1.
L'occhio del sole (Sunstorm, 2005, con Stephen Baxter), Milano, Nord, 2007. ISBN 978-88-429-1485-3.
L'occhio dell'universo (Firstborn, 2007, con Stephen Baxter), Milano, Nord, 2009. ISBN 978-88-429-1615-4.

Altri romanzi

Against the Fall of Night (1948; prima versione de La città e le stelle)[11]
Le sabbie di Marte (The Sands of Mars, 1951); ed. it. Urania n. 1 e 402, Mondadori
Ombre sulla Luna (Earthlight, 1955); ed. it. Urania n. 145 e 522, Mondadori
Preludio allo spazio (Prelude to Space, 1951); ed. it. Urania n. 19, Mondadori, 1953
Isole cosmiche (Islands in the Sky, 1952); ed. it. Urania n. 54, Mondadori
Le guide del tramonto (Childhood's End, 1953); ed. it. Urania n. 467; Urania Collezione n.162 Mondadori
La città e le stelle (The City and the Stars, 1956); ed. it. Urania n. 158 e 456, Mondadori
I guardiani del mare (The Deep Range, 1957); ed. it. Urania n. 278, Mondadori
Polvere di Luna (A Fall of Moondust, 1961); ed. it. Urania n. 281, Mondadori
Le porte dell'oceano (People of the Sea, 1963); ed. it. Urania n. 373, Mondadori
Dolphin Island (1963 - inedito)
Glide Path (1963 - inedito)
Terra Imperiale (Imperial Earth, 1975); ed. it. Urania n. 688, Mondadori
Le fontane del Paradiso (The Fountains of Paradise, 1979); ed. it. Urania n. 796, Mondadori; Premio Hugo 1980
Culla (Cradle, 1988), con Gentry Lee, Milano, Rizzoli, 1989. ISBN 88-17-67273-4.
Voci di terra lontana (The Songs of Distant Earth, 1986), Milano, Rizzoli, 1988. ISBN 88-17-67270-X.
Il fantasma del Titanic (The Ghost from the Grand Banks, 1990), Milano, Rizzoli, 1994. ISBN 88-17-67018-9.
Oltre il buio della notte (Beyond the Fall of Night, 1990, con Gregory Benford), Milano, Rizzoli, 1993. ISBN 88-17-67268-8.
The Hammer of God (1993 - inedito)
10 Scala Richter (Richter 10, 1996, con Mike McQuay), Milano, Rizzoli, 1997. ISBN 88-17-67121-5.
The Trigger (1999, con Michael P. Kube-McDowell - inedito)
La luce del passato (The Light of Other Days, 2000, con Stephen Baxter), Milano, Rizzoli, 2000. ISBN 88-17-86371-8.
L'ultimo teorema (The Last Theorem, 2008, con Frederik Pohl); ed. it. Urania n. 1587, Mondadori 2012





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Antologie di racconti

(elenco parziale)

All'insegna del Cervo Bianco (Tales from the White Hart, 1957), Urania n. 367 e 884, Mondadori

Contiene i seguenti racconti:

Massa critica (Critical Mass, 1949)
Silenzio, prego (Silence, Please, 1950)
Corsa agli armamenti (Armaments Race, 1954)
Cose che succedono (What Goes Up..., 1956)
L'orchidea recalcitrante (The Reluctant Orchid, 1956)
Il pacifista (The Pacifist, 1956)
Caccia grossa (Big Game Hunt, 1957)
I prossimi inquilini (The Next Tenants, 1957)
Spirito esplosivo (Moving Spirit, 1957)
L'uomo che arò il mare (The Man Who Ploughed the Sea, 1957)
Guerra fredda (Cold War, 1957), noto anche come Operazione Iceberg
La defenestrazione di Ermintrude (The Defenestration of Ermintrude Inch, 1957)

Storie di terra e spazio (Tales of Ten Worlds, 1962), Urania n. 1039, Mondadori

Contiene i seguenti racconti:

Sia fatta la luce (Let There Be Light, 1957)
Il fantasma nella tuta (The Haunted Spacesuit, 1958), noto anche come Chi c'è?
Fuori dalla culla, su un'orbita infinita (Out of the Cradle, Endlessey Orbit, 1959)
Ricordando Babilonia (I Remember Babylon, 1960), noto anche come Ricordo Babilonia
Estate su Icaro (Summertime on Icarus, 1962)
La morte e il senatore (Death and the Senator, 1961)
Odio (At the End of the Orbit, 1962), noto anche come Alla fine dell'orbita
Seguendo la cometa (Into the Comet, 1962)
La scimmia di casa (An Ape About the House, 1962)
Gli anelli di Saturno (Saturn Rising, 1962), noto anche come Il sorgere di Saturno
Prima dell'Eden (Before Eden, 1962)
Il cane lunare (Moon Dog, 1962), noto anche come Un cane sulla Luna
Un leggero caso di insolazione (Stroke of the Sun, 1962), noto anche come Colpo di sole, Un lieve caso di insolazione
La strada verso il mare (The Road to the Sea, 1962)
Problemi di tempo

Vento solare (The Wind from the Sun, 1972)

Contiene i seguenti racconti:

Il cibo degli dei (The Food of the Gods, 1964)
Maelstrom II (Maelstrom II, 1965)
Le creature degli abissi (The Shining Ones, 1964)
Vento solare (Sunjammer, 1972), noto anche come Il vento dal sole, Il vento del sole, Vento dal sole
Il segreto (The Secret, 1972)
L'ultimo ordine (The Last Command, 1963)
Chiamata per l'Homo Sapiens (Dial "F" for Frankenstein, 1965)
Playback (Playback, 1966), noto anche come A ritroso
La luce delle tenebre (The Light of Darkness, 1966), noto anche come Potere nero
Il più lungo racconto di fantascienza mai scritto (The Longest Science Fiction Story Ever Told, 1972)
Herbert George Morley Roberts Wells (Herbert George Morley Roberts Wells, Esq., 1967)
Ama quell'universo (Love That Universe, 1961)
Crociata (Crusade, 1968)
Il cielo crudele (The Cruel Sky, 1967), noto anche come Cielo crudele
Marea neutronica (Neutron Tide, 1970)
Il transito della Terra (Transit of Earth, 1971), noto anche come Transito della Terra
Incontro con Medusa (A Meeting With Medusa, 1971)

Spedizione di soccorso, Urania Classici n. 17, Mondadori, 1978 (contiene racconti del 1951, 1956, 1960, 1962, 1964)

Contiene i seguenti racconti:

I nove miliardi di nomi di Dio (The Nine Billion Names of God, 1967)
La stella (The Star, 1955), noto anche come Un gesuita nella stella, Premio Hugo 1956
La nube (Out of the Sun, 1958)

La sentinella (The Sentinel, 1983), Mondadori, Urania n. 514; NET, ISBN 8851521549
Racconti dal pianeta Terra (Tales from Planet Earth, 1990), Milano, Interno Giallo, 1992. ISBN 88-356-0141-X.
Medusa (Venture to the moon; The other side of the sky; Meeting with Medusa), Milano, De Carlo, 1972.





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Antologie che contengono suoi racconti

Titoli pubblicati in italiano (elenco parziale)

Le meraviglie del possibile. Antologia della fantascienza, a cura di Sergio Solmi e Carlo Fruttero, Torino, Einaudi, 1959.
Il secondo libro della fantascienza. Le meraviglie del possibile, a cura di Carlo Fruttero e Franco Lucentini, Torino, Einaudi, 1961.
Otto racconti, Milano, A. Mondadori, 1963. (Urania n. 321)
Per tutti i diavoli dell'universo, a cura di Stefano Benvenuti, Milano, Corno, 1977.
I grandi maestri della SF 2 (The SFWA Grand Masters: Vol. 2, 2002), a cura di Frederik Pohl, Milano, A. Mondadori, 2002. (Urania n. 1442)
Terra e spazio vol 1, vol 2, vol 3, vol 4; Milano, A. Mondadori, 2019. (Urania Collezione n. 197, n. 198, n. 199, n. 200)[12]

Racconti

(elenco parziale, a partire da quelli tradotti in italiano)[13]

Viaggiate via cavo (Travel by Wire!, 1937); in appendice a Urania n. 844
Ritirata dalla Terra (Retreat from Earth, 1938)
Risveglio (The Awakening, 1942)
Spedizione di soccorso (Rescue Party, 1946), noto anche come Operazione di salvataggio
K. 15 (Hide and Seek, 1946)
Scappatoia (Loophole, 1946), noto anche come Fatta la legge
Errore tecnico (Technical Error, 1946)
Un fenomeno chiamato vita (Castaway, 1947)
Lezione di storia (History Lesson, 1949), noto anche come Il geroglifico, Spedizione sulla Terra
Il nemico dimenticato (The Forgotten Enemy, 1949)
Il muro delle tenebre (The Wall of Darkness, 1949)
Passeggero del silenzio (Transcience, 1949)
Il leone di Comarre (The Lion of Comarre, 1949)
Lungo esilio (Exiles of the Eons, 1950), noto anche come Esilio nel tempo
Superiorità (Superiority, 1951), noto anche come Forze superiori, Idee pericolose, Supremazia scientifica
Al bivio (Second Dawn, 1951)
"Se mai ti dimenticassi, o Terra..." ("If I Forget Thee, Oh Earth...", 1951), noto anche come La Terra perduta, Se io ti dimentico, o Terra!
Aria per uno (Breaking Strain, 1952)
Tutto il tempo del mondo (All the Time in the World, 1952)
La sentinella (The Sentinel, 1953), noto anche come Odissea nello Spazio (La sentinella)
Campagna pubblicitaria (Publicity Campaign, 1953)
I posseduti (The Possesed, 1953)
L'altra tigre (The Other Tiger, 1953)
Il parassita (The Parasite, 1953)
La maledizione (The Curse, 1953)
In profondità (The Deep Range, 1954), noto anche come I guardiani del mare, Il pastore dell'abisso, Riserva subacquea
Il mattino del quarto giorno (No Morning After, 1954)
Linea di partenza (The Starting Line, 1956), noto anche come Primi passi sulla Luna
Ragioni di sicurezza (Security Check, 1956)
Problemi coi nativi (Trouble with the Natives, 1956)
I fuochi dentro (The Fires Within, 1957), noto anche come I Fuochi dell'Abisso, Le fiamme dell'abisso
Made in France (Patent Pending, 1957)
Il richiamo delle stelle (The Other Side of the Sky, 1957), noto anche come Amico per la pelle, Consegna speciale, Corriere espresso, I respiraspazio, Il passaggio, L'altra faccia del cielo, L'amico pennuto, Spazio vitale, Un bel respiro lungo, Un'altra parte del cielo
Tre per la Luna (Venture to the Moon, 1957)
Ritmo assoluto (The Ultimate Melody, 1957)
Sua Altezza Spaziale (1958), noto anche come Gli eredi, Profugo
Amore cosmico (Cosmic Casanova, 1958)
Incontro all'alba (Expedition to Earth, 1959), noto anche come Spedizione sulla Terra
Riunione (Reunion, 1971)
Postcard Story (Quarantine, 1977)
Giove Quinto (Jupiter V, 1977), noto anche come Giove cinque
Canti della Terra lontana (The Songs of Distant Earth, 1981), noto anche come I canti della Terra lontana
Sui mari dorati (On Golden Seas, 1986)
La Supermente (dall'anno 2500 D. C.) (The View from 2550 A.D., 2007)

Onorificenze
Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Arthur_C._Clarke

 
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Dugald Clerk



Dugald Clerk (Glasgow, 31 marzo 1854 – Ewhurst, 12 novembre 1932) è stato un inventore, ingegnere e progettista britannico, che progettò nel 1878[1] il primo motore a due tempi funzionante al mondo[2][3] e lo brevettò in Inghilterra nel 1881.

Laureato alla Anderson's University di Glasgow (ora Università di Strathclyde) e allo Yorkshire College (ora Università di Leeds), creò insieme a George Croydon Marks, la società Marks & Clerk. Fu nominato il 24 agosto 1917 cavaliere dell'ordine dell'Impero Britannico[4] e in seguito divenne membro della Royal Society[5].



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Robert Cocking



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Biografia

Robert Cocking era un acquerellista professionista con un vivo interesse amatoriale per la scienza. Aveva visto André-Jacques Garnerin fare il primo lancio con il paracadute in Inghilterra nel 1802 (il primo lancio moderno con il paracadute era stato effettuato nel 1785 da Jean-Pierre Blanchard) ed era stato ispirato a sviluppare un design migliorato dopo aver letto l'articolo di Sir George Cayley On Aerial Navigation. L'articolo di Cayley, pubblicato nel 1809-1810, discuteva a lungo il salto di Garnerin. Questi aveva usato un paracadute a forma di ombrello che aveva oscillato eccessivamente da un lato all'altro durante la discesa; Cayley teorizzò che un paracadute a forma di cono sarebbe stato più stabile. Cocking trascorse molti anni a sviluppare il suo paracadute migliorato, basato sul design di Cayley, che consisteva in un cono invertito di 32,6 metri di circonferenza collegato da tre cerchi. Cocking si avvicinò a Charles Green ed Edward Spencer, proprietari del pallone Royal Nassau (ex Royal Vauxhall ), per chieder loro di dargli l'opportunità di testare la sua invenzione. Nonostante il fatto che Cocking avesse 61 anni, non fosse uno scienziato professionista e non avesse esperienza di paracadutismo, i proprietari del pallone concordarono e pubblicizzarono l'evento come l'attrazione principale di un Grand Day Fete a Vauxhall Gardens.

Il 24 luglio 1837, il paracadute di Cocking fu allegramente decorato dall'artista dei giardini EW Cocks. [1] Alle 19:35, Cocking salì appeso sotto il pallone, che era pilotato da Green e Spencer. L'attrezzo era in una cesta che pendeva sotto il paracadute che a sua volta pendeva sotto la cesta del pallone. Cocking aveva sperato di raggiungere 2440 metri, ma il peso del pallone accoppiato a quello del paracadute e dei tre uomini rallentò la salita; a 1500 metri e con il pallone quasi sopra Greenwich, Green informò Cocking che non sarebbe stato in grado di salire più in alto se il tentativo fosse stato effettuato alla luce del giorno. Di fronte a queste informazioni, Cocking sganciò il paracadute.
Incidente

Una grande folla si era radunata per assistere all'evento, ma fu subito evidente che Cocking era nei guai. Aveva trascurato di includere il peso del paracadute stesso nei suoi calcoli e di conseguenza la discesa era stata troppo rapida. Sebbene rapida, la discesa continuò uniformemente per alcuni secondi, ma poi l'intero apparato si capovolse e precipitò verso il basso con velocità crescente. Il paracadute si ruppe prima di toccare il suolo e a circa 60-90 metri da terra il cesto si staccò. Cocking rimase ucciso all'istante nello schianto e il suo corpo venne trovato in un campo a Lee. La colpa per il fallimento del paracadute fu inizialmente attribuita a Cayley, ma i test in seguito rivelarono che sebbene Cayley avesse trascurato di menzionare il peso aggiuntivo del paracadute nel suo articolo, la causa dell'incidente era stata una combinazione del peso del paracadute e la sua costruzione fragile, in particolare le cuciture deboli che collegavano il tessuto ai telai. Il paracadute di Cocking pesava 113 kg molte volte di più dei moderni paracadute. Tuttavia, i test effettuati da John Wise, un aeronauta americano, hanno dimostrato che il progetto di Cocking avrebbe avuto successo se solo fosse stato più grande e meglio costruito. Confrontando i progetti dei paracadute di Garnerin e di Cocking, scoprì che questi ultimi scendevano sempre in modo molto più stabile e uniforme. Il problema dell'oscillazione inerente al paracadute Garnerin venne successivamente risolto con l'introduzione di uno sfiato nella parte superiore del baldacchino.

Dopo la morte di Cocking, il paracadutismo divenne impopolare e fu limitato al carnevale e al circo fino alla fine del XIX secolo, quando sviluppi come l'imbracatura e gli scivoli di fuga lo resero più sicuro.





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Cocking

 
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William Congreve (inventore)


Sir William Congreve (Middlesex, 20 maggio 1772 – Tolosa, 16 maggio 1828) è stato un inventore inglese, pioniere nello studio dei razzi.


Biografia

Studiò Legge al Trinity College di Cambridge.

Dopo l'adozione dei razzi di bambù alimentati da polvere da sparo adottati dall'India nelle guerre del Mysore, Congreve iniziò a studiare analoghi mezzi di offesa da far adottare all'esercito britannico. Fra il 1805 ed il 1806 considerò il suo lavoro sufficientemente avanzato da essere sperimentato in due battaglie della marina inglese contro la flotta francese a Boulogne-sur-Mer, in Francia.

Congreve era riuscito a mettere a punto un tipo di razzo di quattordici chilogrammi di peso, con una gittata di oltre tre chilometri e costituito da un rivestimento in lamiera di ferro; conteneva una carica da tre chilogrammi di materiale incendiario e montava un'asta direzionale detta "di coda", lunga quattro metri, indispensabile per stabilizzarne la traiettoria.

Il parlamento inglese autorizzò nel 1809 Congreve a costituire due apposite compagnie militari per l'uso di razzi in battaglia, di cui una affidata direttamente al suo comando e impegnata nella battaglia di Leipzig del 1813.

I razzi di Congreve furono adoperati anche in occasione delle guerre napoleoniche (1812) e restarono in dotazione all'arsenale del Regno Unito fino agli anni cinquanta del XIX secolo.

Congreve fu premiato al grado di tenente colonnello nel 1811 e da allora fu conosciuto principalmente come il Colonnello Congreve. Morì a Tolosa nel 1828.
Bibliografia

Silvio Bergia, Giorgio Dragoni e Giovanni Gottardi,Dizionario biografico degli scienziati e dei tecnici,Bologna, Zanichelli;1999, ISBN 9788808088529.





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/William_Congreve_(inventore)

 
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William Fothergill Cooke



William Fothergill Cooke (Ealing, 4 maggio 1806 – Farnham, 25 giugno 1878) è stato un inventore britannico.

Insieme con Charles Wheatstone fu co-inventore del telegrafo elettrico Cooke-Wheatstone che fu brevettato nel maggio 1837. Nel 1846 fondò la Electric Telegraph Company insieme a John Lewis Ricardo. Ricevette il titolo di cavaliere nel 1869.


La vita

Nacque a Ealing, Middlesex; suo padre fu un chirurgo e più tardi divenne professore di anatomia all'università di Durham. Da 3 a 18 anni William frequentò la scuola a Durham e poi si spostò all'università di Edimburgo. A 20 anni entrò nell'esercito indiano.

Dopo cinque anni di servizio in India tornò a casa; studiò medicina a Parigi e a Heidelberg sotto Georg Wilhelm Munke. Nel 1836 vide, solo in fase di sperimentazione, il telegrafo elettrico: Munke aveva illustrato l'apparato fondato sui principi di Pavel Schilling nel 1835. Cooke decise di impiegare l'invenzione nel sistema ferroviario.

Nel 1837 Cooke tornò in Inghilterra grazie alla conoscenza di Michael Faraday e Peter Mark Roget. I due lo presentarono a Charles Wheatstone, che nel 1834 aveva donato alla Royal Society il resoconto di sperimenti sulla velocità dell'elettricità. Cooke aveva anche costruito un apparato di telegrafia, basato sempre sui principi di Schilling, a tre fili, e progettò un sistema di allarme meccanico. Si portò avanti anche nella negoziazione per l'utilizzo del telegrafo, con la compagnia ferroviaria di Liverpool e Manchester. Wheatstone e Cooke entrarono in affari nel maggio 1837; Cooke si occupò principalmente del settore economico e commerciale.

Il primo brevetto ottenuto dai due arrivò un mese dopo "per i miglioramenti apportati alla trasmissione per via elettrica di segnali e allarmi su lunghe distanze". Cooke testò l'invenzione nelle compagnie ferroviarie di London and Blackwall Railway, London and Birmingham Railway e Great Western Railway. Il sistema a cinque fili era troppo oneroso. Nel 1838 venne ridotto il numero di fili a due e Cooke e Wheatstone ottennero un nuovo brevetto.

Prima del comitato parlamentare sulle ferrovie, tenutosi nel 1840, Wheatstone affermò che insieme a Cooke aveva ottenuto un nuovo brevetto per il telegrafo a un solo filo, inizialmente ritenuto troppo costoso, ma ben presto questo strumento fu utilizzato da tutte le ferrovie del paese.

Nel frattempo nacque una disputa tra Cooke e Wheatstone, si arrivò ad un accordo nel 1843, con il quale la maggior parte dei brevetti vennero assegnati a Cooke con la clausola che Wheatstone poteva utilizzare a suo piacere l'invenzione; nel 1846 i due fondarono la Electric Telegraph Company.

Cooke più tardi provò ad ottenere un'estensione dei brevetti, ma il comitato del Privy Council glielo negò. Cooke e Wheatstone ottennero la medaglia d'oro della Società delle Arti nel 1867; due anni dopo Cooke fu nominato cavaliere, mentre Wheatstone ottenne lo stesso titolo un anno più tardi.

Cooke andò in pensione nel 1871. Morì il 25 giugno 1879.





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/William_Fothergill_Cooke

 
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Edward Cowper



Biografia

Cowper iniziò a collaborare come tipografo con suo cognato, Augustus Applegath, intorno al 1813, quando morì il loro datore di lavoro William Cornish. La proposta di stampare banconote per la Banca d'Inghilterra fallì.[1] La loro attività di stampa in Duke Street e Stamford Street, a Londra venne poi acquisita da William Clowes e si concentrarono sulla produzione di macchine. La macchina da stampa prodotta della loro società, o, secondo William Savage nel suo Dictionary of the Art of Printing, da Applegath da solo, venne impiegata dal Times per migliorare le proprie macchine da stampa.

Per molti anni Edward era stato in società con suo fratello Ebenezer e le macchine dei sigg. E. & E. Cowper vennero utilizzate in tutta Europa. Ebenezer (1804–1880) portò avanti la parte pratica dell'attività.[2]

Verso la fine della sua vita Edward Cowper divenne professore di arte manifatturiera e meccanica al King's College di Londra. Morì a Kensington 17 ottobre 1852, nel suo sessantatreesimo anno.[2]
Innovazioni

Cowper è stato il perfezionatore della macchina da stampa a vapore, progettata da William Nicholson e realizzata da Friedrich Koenig.[2]

Nel 1816, quando si descrisse come fabbro e meccanico di Newington Butts, Cowper ottenne un brevetto (n. 3974) per "un metodo di stampa della carta per arazzi e altri scopi", con lastre stereotipate curve fissate su cilindri per la stampa capaci di stampare lunghi rotoli di carta. Nel 1818, definendosi come uno stampatore, brevettò (n. 4194) alcuni miglioramenti nella stampa, che consistevano in un metodo per una migliore distribuzione dell'inchiostro e in un modo migliorato di trasportare i fogli da un cilindro all'altro. Questa era l'origine della "macchina perfezionatrice" che stampava contemporaneamente su entrambi i lati della carta. Cowper non inventò la composizione morbida per distribuire l'inchiostro, che sostituì le vecchie palline di pelle nelle presse a mano, ma ideò il sistema per formarlo in rulli.[2]

Nel 1827 Applegath e Cowper inventarono congiuntamente la macchina a quattro cilindri, che Applegath costruì per The Times, sostituendo la macchina di Koenig. La velocità di stampa era di cinquemila fogli all'ora, un grande miglioramento. Edward e Ebenezer Cowper inventarono anche una macchina a cilindro per la stampa di carte.[2]





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Edward_Cowper

 
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Sherard Osborn Cowper-Coles



Biografia

Cowper-Coles era figlio del capitano della Royal Navy Cowper Phipps Coles, che inventò la torretta girevole per i cannoni navali.

Educato da istitutrici, nonostante mancasse di solida cultura scientifica, realizzò varie invenzioni nella sua bottega-laboratorio di casa a Sunbury-on-Thames, dove lavorava insieme a numerosi assistenti. Queste, raramente perseguite con sistematicità, spaziavano da processi elettrolitici per realizzare lamine di rame e riflettori parabolici a processi per intarsiare e decorare superfici metalliche.

La scoperta della sherardizzazione avvenne per caso a fine '800, mentre stava ricuocendo acciai che aveva cosparso di polvere di zinco per isolarli dall'aria. Il metallo fu infine scoperto ricoperto di un sottile strato di zinco con una certa penetrazione superficiale. Il primo brevetto per il processo fu depositato nel 1900 e posteriormente furono venduti i diritti americani, fondando nel 1908 una compagnia per controllarli. Allestì quindi una fabbrica nel Chelsea (Londra) per sviluppare il processo al punto da poterlo portare a scala commerciale in una fabbrica in Willesden, dove viene ancora oggi praticata dalla Zinc Alloy Company (London) Ltd.
Bibliografia

C.A.Smith, Sherard Cowper-Coles: a review of the inception of sherardizing, Transactions of the Newcomen Society, 49 (1978): 1–4.



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Edward Craven Walker



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Edward Craven Walker (Singapore, 4 luglio 1918 – Londra, 15 agosto 2000) è stato un inventore britannico, noto per l'invenzione della lampada psichedelica Astro, meglio conosciuta come Lampada Lava.


Periodo della guerra

Edward Craven-Walker partecipò alla seconda guerra mondiale come pilota di DeHavilland Mosquito con il compito di sorvolare i cieli della Germania per raccogliere documentazioni fotografiche con velivolo non armato. La sua passione per il volo si mantenne negli anni e Craven-Walker continuò a pilotare aerei anche dopo la fine guerra. Nel periodo di guerra Craven-Walker conobbe la sua prima moglie, Marjorie Bevan Jones, mentre si trovava in una base aerea dove Marjorie era di stazione con il WAAF.
La lampada Astro
Genesi della lampada Astro
Lampada Mathmos lava, modello "Astro"

Finita la guerra Craven-Walker sviluppò un prototipo della lampada Astro prendendo spunto da un originale dispositivo per la cottura delle uova notato in un pub del Dorset (Inghilterra) creato da Alfred Dunnett, un precedente cliente abituale del locale. La caratteristica del congegno che attirò l'attenzione di Craven-Walker consisteva nella presenza di due fluidi che non si mescolavano. Nonostante la costruzione rudimentale dell'oggetto Craven riconobbe le potenzialità dell'idea e si dedicò al perfezionamento del meccanismo per adattarlo ad una lampada. Craven-Walker costruì in un capanno il laboratorio dove sperimentava la composizione degli ingredienti e tipologie di contenitori; la bottiglia del succo d'arancia Tree Top Orange Squash si dimostrò la più idonea la sua forma determinò quella che divenne la caratteristica sagoma della lampada Astro Baby, o Astro Mini come allora fu denominata.





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Produzione della lampada Astro

Craven fondò una compagnia per la produzione delle lampade Astro che chiamò Crestworth; L'azienda cambiò in seguito gestione e nome (Mathmos, 1992), ma il suo stabilimento situato in una zona industriale presso la città di Poole (Dorset, UK) ha continuato a produrre e rifornire il mondo intero con lampade Lava ininterrottamente dal 1963, anno della sua fondazione. Per un intero decennio e sino ai primi anni 70 le lampade Lava furono un grande successo commerciale e divennero un oggetto simbolo della psichedelia. Secondo quanto riportato, Craven dichiarò: "se compri la mia lampada, non avrai bisogno di droghe... Sono convinto che sarà sempre un prodotto popolare e di successo perché è come il ciclo della vita: cresce, si spezza, sale, ricade per poi ricominciare il suo ciclo". Alla fine degli anni 70 con il cambiare del gusto la lampada Lava passò di moda e le vendite diminuirono, ma nonostante ciò Craven-Walker mantenne in vita la compagnia per tutti gli anni 80.
Ultimi anni

Agli inizi degli anni 90 due giovani imprenditori - Cressida Granger e David Mulley – entrarono in affari con Craven-Walker e rilanciarono con discreto successo la produzione delle lampade Lava. I nuovi soci acquisirono negli anni tutte le azioni dei coniugi Craven-walker e subentrarono così nella gestione della compagnia Crestworth Trading Ltd che dal 1992 fu rinominata Mathmos. [1]. Nonostante il cambio di proprietà la Mathmos mantenne la produzione della lampada Lava negli stabilimenti di Poole insieme a parte dello staff, alcuni macchinari e parte dei componenti originali degli anni 60. Edward Craven-Walker rimase un consulente della Mathmos sino al 2000, anno della sua scomparsa, dedicandosi in particolare all'ottimizzazione della formula Lava.[2]
Naturismo

Walker era un naturista, e fondò un suo campo a Matchams nella regione dello Hampshire che divenne uno dei più estesi nel territorio del Regno Unito. La passione per questo movimento causò difficoltà a Craven-Walker e contribuì in parte alla fine del matrimonio con la sua prima moglie Marjorie, con la quale aveva avuto 3 figli (Craven-Walker si risposò altre tre volte nel corso della sua vita). Gli scontri per via delle sue idee sul naturismo non riguardavano solo l'ambito familiare, è stato riconosciuto infatti che Craven-Walker tentò di impedire l'accesso a persone obese nel suo campo, con l'argomentazione che un eccessivo sovrappeso era contrario ai principi di una vita fisica e spirituale salutare.
Attività cinematografica

Craven combinò la sua passione per il naturismo con il cinema. Negli anni ‘50 e ‘60 il nudismo nel cinema era tabù ma Craven-Walker sfuggì la censura evitando di mostrare peli pubici nei suoi film, divenendo così un pioniere del genere. Sotto lo pseudonimo Michael Keatering, Craven-Walker diresse il film Travelling Light (1959). Il film descritto come balletto sott'acqua e girato nei dintorni della Corsica, divenne nel 1960 il primo film naturista distribuito nel Regno Unito per il grande pubblico. Craven-Walker successivamente produsse altri due film a tematica naturista, Sunswept (1961) e Eves on Skis (1963).
Morte

Craven-Walker si ammalò di cancro verso la fine degli anni 90 e morì pochi anni dopo all'età' di 82 anni a Matchams nella regione dello Hampshire. Craven-Walker è oggi sepolto in un piccolo cimitero nella New Forest.
Approfondimenti
Cinema Au Naturel: A History of Nudist Film by Mark Storey. Published by Naturist Education Foundation (1º luglio, 2003)





fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Edward_Craven_Walker

 
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Samuel Crompton


Samuel Crompton (Firwood, 3 dicembre 1753 – Bolton, 26 giugno 1827) è stato un inventore inglese.

Nel 1779 inventa un particolare filatoio chiamato mulo (spinning mule), macchina automatica per filare che portava trenta fusi, nata dall'ibridazione tra la giannetta (spinning jenny) e il filatoio idraulico (la water frame).


Bibliografia

Silvio Bergia, Giorgio Dragoni e Giovanni Gottardi,Dizionario biografico degli scienziati e dei tecnici,Bologna, Zanichelli;1999, ISBN 9788808088529.



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Edmund Davy



Edmund Davy (Penzance, 1785 – 5 novembre 1857[1]) è stato un chimico, docente e inventore britannico, docente di chimica presso la Royal Cork Institution dal 1813 e presso la Royal Dublin Society dal 1826[2] che scoprì l' acetilene, come fu successivamente chiamata[3] da Marcellin Berthelot e fu anche un membro della Chemical Society e della Royal Irish Academy.

Biografia

Edmund Davy era un cugino di Humphry Davy, il famoso chimico che inventò la lampada Davy per la sicurezza dei minatori.[1]

Edmund, figlio di William Davy, nacque a Penzance, in Cornovaglia, e visse lì durante la sua adolescenza. Si trasferì a Londra nel 1804 per trascorrere otto anni come operatore e assistente di Humphry Davy nel laboratorio della Royal Institution. Per gran parte del tempo fu anche sovrintendente della collezione mineralogica della Royal Society[2]. Quando, nell'ottobre del 1807, Humphry completò la preparazione elettrolitica del potassio e vide i minuscoli globuli di metallo, simili all'argento vivo, esplodere attraverso la crosta e prendere fuoco, Edmund descrisse che suo cugino era così felice di questo risultato che ballò per la stanza in estasi.[4]

Il fratello minore di Humphry Davy, il dottor John Davy, (24 maggio 1790 - 24 gennaio 1868) era anche lui un chimico che trascorse del tempo (1808-1811) assistendo Humphry nelle sue ricerche chimiche presso la Royal Institution. John è stato il primo a preparare e nominare il gas fosgene[5].

Edmund William Davy (nato nel 1826), figlio di Edmund Davy, divenne professore di medicina al Royal College di Dublino nel 1870. Che abbiano collaborato alla ricerca è dimostrato in un avviso alla Royal Irish Academy sulla produzione di acido solforico che Edmund Davy conclude con un riconoscimento dell'assistenza ricevuta nei suoi esperimenti da suo figlio, Edmund William Davy.[6]
Maggiori scoperte
Platino spugnoso
Edmund Davy fu il primo a scoprire una forma spugnosa di platino con notevoli proprietà di assorbimento dei gas. Justus von Liebig lo preparò successivamente in una forma più pura in grado di assorbire fino a 250 volte il suo volume di ossigeno gassoso.[7] Inoltre, Edmund Davy scoprì che anche a temperatura ambiente, il platino finemente suddiviso si accendeva in presenza di una miscela di gas illuminante e aria. In un altro esperimento di questo tipo, nel 1820, scoprì che con il platino i vapori dell'alcol venivano convertiti in acido acetico.[8] (Humphry Davy aveva scoperto alcuni anni prima che un filo di platino caldo si accendeva in una miscela di gas di carbone e aria[9]). Questo rilascio di energia dall'ossidazione dei composti, senza fiamma e senza cambiamento nel platino stesso, era un segno della proprietà catalitica del platino investigata più tardi da Johann Döbereiner e da altri chimici.





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Corrosione

Nel 1829, Edmund Davy scoprì che l'uso di blocchi di zinco avrebbe impedito la corrosione della struttura in ferro delle boe nautiche[10].

Nel Report of the British Association for 1835 fu il primo a pubblicare una serie di esperimenti che studiavano il potere protettivo dello zinco impiegato a contatto semplice e in forma massiccia. Poco dopo un ingegnere francese, M. Sorel, ottenne un brevetto per un processo di rivestimento di una superficie di ferro con zinco fluido per proteggerlo dalla ruggine, e la tecnica fu adottata dai produttori di ferro zincato. Davy rivendicò la priorità della scoperta, ma si scoprì che il 26 settembre 1791 era stato rilasciato un brevetto a Madame Leroi de Jancourt per la protezione dei metalli con un rivestimento di una lega di zinco, bismuto e stagno (sebbene senza conoscenza dei principi chimici coinvolti)[11].

Questo è un esempio di protezione catodica, una tecnica elettrochimica sviluppata nel 1824 da Humphry Davy per prevenire la corrosione galvanica. Aveva raccomandato all'Ammiragliato di attaccare blocchi di ferro per proteggere la guaina di rame sugli scafi delle navi della Marina (Il metodo venne interrotto a breve a causa di un effetto collaterale: la velocità delle navi veniva ridotta dall'aumento delle incrostazioni dovute alla vita marina). Il metodo protettivo riduceva il rilascio di ioni di rame che avrebbero altrimenti avvelenato gli organismi e ne controllava la crescita[12].
Elettrochimica

Edmund Davy condusse una serie di esperimenti per rilevare la presenza di veleni metallici mediante l' elettricità, come test della presenza di sostanze velenose in caso di sospetto avvelenamento. Applicò una corrente elettrica per far precipitare i sali di vari veleni metallici da una soluzione preparata. Il metodo si rivelò prezioso perché il risultato non era influenzato dalla presenza di materia organica contenuta nello stomaco. Quando venne utilizzato come test, Davy affermò che si sarebbe potuto scoprire anche la presenza di solo una 2500ª parte di un chicco di arsenico[13].
Acetilene

Nel 1836, Edmund Davy scoprì un gas che riconobbe come "un nuovo carburatore di idrogeno". Fu una scoperta accidentale durante il tentativo di isolare il metallo di potassio[14]. Riscaldando il carbonato di potassio con il carbonio a temperature molto elevate, produsse un residuo di quello che oggi è noto come carburo di potassio, (K 2 C 2 ), che reagendo con l'acqua si trasforma in gas (Una reazione simile tra carburo di calcio e acqua è stata successivamente ampiamente utilizzata per la produzione di acetilene).

Nel documento che lesse alla British Association di Bristol, Davy anticipò il valore dell'acetilene come gas illuminante: "Dalla brillantezza con cui il nuovo gas brucia a contatto con l'atmosfera è, secondo il parere dell'autore, mirabilmente adattato ai fini della luce artificiale, se può essere acquistato a un prezzo conveniente." [15]

Successivamente è stato dimenticato fino a quando Marcellin Berthelot riscoprì questo composto idrocarburico nel 1860, per il quale coniò il nome "acetilene". [3]
Chimica in agricoltura

Davy era attivo nella promozione della conoscenza scientifica, per cui furono istituiti corsi di conferenze popolari in tutta l'Irlanda. In alcune delle sue lezioni alla Royal Dublin Society, Davy mostrò il suo particolare interesse per le applicazioni della chimica in agricoltura. Pubblicò diversi articoli su letame e coadiuvanti chimici utili agli agricoltori. Questi includevano "An Essay on the Use of Peat or Turf as a Means of Promoting Public Health and the Agriculture of the United Kingdom" (1850), e "An account of some Experiments made to determine the relative deodorizing Powers of Peat-charcoal, Peat, and Lime" (1856).[2]

Studiò anche l'assorbimento di arsenico da parte di colture da concimi artificiali preparati chimicamente con acido solforico in cui non era usuale avere l'arsenico come impurità. Testando la crescita delle piante, scoprì "che l'arsenico poteva essere assorbito in quantità considerevoli dalle piante senza distruggere la loro vitalità, o senza mostrare interferenze con le loro funzioni". Capì che l'arsenico era un veleno che si accumulava e che con il consumo continuo la "sostanza poteva accumularsi nell'organismo fino a quando la sua quantità poteva esercitare un effetto dannoso sulla salute di uomini e animali".[16]




fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Edmund_Davy

 
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Edward Davy


Edward Davy (Ottery St Mary, 16 giugno 1806 – Malmsbury, 26 gennaio 1885) è stato un fisico, scienziato e inventore inglese. Egli ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della telegrafia.

Davy pubblicò Outline of a New Plan of Telegraphic Communication nel 1836 e effettuò esperimenti di telegrafia l'anno successivo. Nel 1837 dimostrò un modello di lavoro del telegrafo in Exeter Hall. Gli fu concesso un brevetto per il suo telegrafo nel 1838. Tuttavia, egli fu ben presto costretto ad abbandonare le sue ricerche di telegrafia per motivi personali. Il suo brevetto fu acquistato dall'Electric Telegraph Company nel 1847.





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William Kennedy Laurie Dickson




William Kennedy Laurie Dickson (Le Minihic-sur-Rance, 3 agosto 1860 – Regno Unito, 28 settembre 1935) è stato un regista e inventore inglese, accreditato come l'inventore della cinepresa filmica alle dipendenze di Thomas Edison.

Biografia

Nasce il 3 agosto 1860 a Minihic-sur-Rance, Bretagna, Francia, da madre di origini scozzesi e padre inglese.[1]

Suo padre, James Waite Dickson, fu un artista, astronomo e linguista, asserendo di avere linee parentali dirette col pittore William Hogarth e con il giudice John Waite, l'uomo che sentenziò la condanna a morte di re Carlo I d'Inghilterra. Dotata musicista, la madre, Elizabeth Kennedy-Laurie Dickson, era imparentata con i Laurie di Maxwellton (immortalati dalla ballata Annie Laurie) e con il Duca di Athol ed i Reali Stuart.
Innovatore cinematografico

Nel 1888 l'inventore e imprenditore americano Thomas Alva Edison concepì un apparecchio che avrebbe fatto "per l'occhio ciò che il fonografo fa per l'orecchio". In ottobre Edison depositò presso l'Ufficio Brevetti Statunitense un primo diritto, conosciuto come cauzione, descrivendo i suoi progetti per l'apparecchiatura. Nel marzo del 1889 fu depositata una seconda cauzione, in essa l'apparecchio per l'immagine in movimento proposto fu denominato Kinetoscopio. A Dickson, divenuto nel frattempo fotografo ufficiale della compagnia di Edison, venne assegnato il compito di trasformare il progetto in realtà, negli studios di Black Maria.[2]

Dickson e il suo team lavorarono diversi anni nei laboratori Edison per lo sviluppo del Kinetoscopio. Il primo prototipo funzionante venne alla luce nel maggio del 1891 e il disegno del sistema fu essenzialmente terminato alla fine del 1892. La versione completa del Kinetoscopio fu esposta ufficialmente il 9 maggio 1893 all'Institute of Arts and Sciences di Brooklyn.

Benché non fosse tecnicamente un sistema di proiezione (era una macchina per peep show che mostrava sequenze di immagini di alcuni secondi in ciclo continuo e che dovevano esser viste individualmente attraverso la finestrella di un contenitore) il Kinetoscopio introdusse l'approccio basilare che sarebbe diventato lo standard per la proiezione di film prima dell'avvento del cinematografo e del video. Esso creava l'illusione del movimento mediante il trasporto di una striscia di film perforato, dando così vita ad immagini sequenziali per mezzo di una sorgente luminosa e di un movimento ad alta velocità. Dickson ed il suo team concepirono inoltre un'innovativa cinepresa, il Kinetograph, in grado di fotografare movimenti rapidi e intermittenti, da usare per esperimenti in azienda ed eventuali presentazioni commerciali del Kinetoscopio.

Tra il 1894 e il 1895 Dickson divenne consulente per l'operazione filmica dei fratelli Latham, Otway e Grey e il loro padre, Woodville, i quali divennero presto la maggiore compagnia d'esibizione del Kinetoscopio. Nel tentativo di sviluppare un proiettore cinematografico arruolarono uno degli operai di Edison, Eugene Laustel, probabilmente sotto consiglio dello stesso Dickson. Nell'aprile del 1895 Dickson lasciò la compagnia di Edison per entrare nell'équipe dei Latham. Insieme a Lauste concepì innovazioni che saranno poi note come i "Latham loop", permettendo la fotografia e l'esibizione di film più lunghi di quelli che era stato possibile riprodurre in precedenza. Successivamente nacque l'Eidoloscopio, un sistema di proiezione che fu il primo ad essere utilizzato nelle riproduzioni cinematografiche commerciali, dal 20 maggio 1895. Coi Latham, Dickson fu parte del gruppo che formò l'"American Mutoscope and Biograph Company", prima di ritornare permanentemente a lavorare nel Regno Unito nel 1897, dove morì il 28 settembre 1935 all'età di 75 anni.[3][4]





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