IL FARO DEI SOGNI

America del Nord

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(((claudio)))
view post Posted on 23/10/2021, 08:20 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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Dal XIX secolo all'epoca contemporanea
Minatori nel Klondike

I britannici si ritirarono in Canada e proseguirono da lì le esplorazioni: nel 1787 Alexander Mackenzie raggiunse il mar Glaciale Artico discendendo il fiume che porta il suo nome e avviò la colonizzazione del Canada occidentale, mentre nel 1794 raggiunse il Pacifico attraverso quelle stesse terre. Si risvegliò inoltre la ricerca del passaggio a nord-ovest, che portò alla definitiva mappatura delle isole artiche canadesi e all'attraversamento del fantomatico passaggio con Robert McClure nel 1850. Contemporaneamente la Compagnia della baia di Hudson venne accorpata al Canada (1870), aggiungendo così nuovi sterminati territori ai coloni anglofoni. Si compose dunque il dominio, la colonia inglese del Canada; alla fine dell'800 l'uomo bianco si era ormai spinto fino al fiume Yukon, dove nel 1896 scoppiò la memorabile corsa all'oro del Klondike.

Nel Settecento la Russia era comparsa sulla scena colonizzando l'Alaska e divenendo un serio pericolo per i possedimenti inglesi in Canada e addirittura per quelli spagnoli in California, ma i Russi vendettero il territorio agli Stati Uniti nel 1864. La presenza spagnola passò di mano: con la decolonizzazione dell'America centro-meridionale contemporanea ai moti europei del primo Ottocento, nel 1821 nacque lo Stato del Messico, che controllava gran parte degli attuali Stati Uniti Occidentali; questi tuttavia nei decenni successivi si unirono progressivamente agli Stati Uniti fino al 1848, con l'annessione della California. Con la definitiva unificazione tra nord e sud e l'abolizione della schiavitù dopo la guerra di secessione americana (1861-1865) gli Stati Uniti si imposero come potenza moderna ed effettiva, sebbene gli sterminati territori occidentali fossero scarsamente popolati e in parte sconosciuti: nacque così l'epopea del Far West, che portò migliaia di coloni in territori lontanissimi e durò fino all'inizio del '900; come in Canada, essa fu incoraggiata anche da numerose corse all'oro.
Guerra di secessione americana

La ricchezza permise a questa nazione, mentre nel vecchio mondo era in corso la Belle Époque, di influenzare l'equilibrio mondiale, e di inserirsi tra la schiera delle nazioni colonizzatrici; essi espansero la loro influenza su tutto il resto dell'America, dove le deboli nazioni che da quasi un secolo si erano rese indipendenti da Spagna e Portogallo, benché potenzialmente ricchissime grazie alle risorse naturali non riuscivano a spiccare il volo a causa dei grandissimi divari sociali e delle guerre civili: gli Stati Uniti invece erano figli della moderna società borghese inglese, ed erano nati dai valori dell'Illuminismo e del liberalismo. La loro influenza si estese inoltre sul Pacifico, contemporaneamente alla colonizzazione della Polinesia da parte degli Europei: a loro andarono le colonie tedesche nel 1918, dopo la vittoria nella prima guerra mondiale. Nel frattempo il potere europeo in America settentrionale svaniva del tutto con la totale indipendenza del Canada dal Regno Unito e il suo ingresso nel Commonwealth nel 1931.

Il novecento vide il trionfo degli Stati Uniti come effettivi dominatori del globo: fu tuttavia un cammino irto di ostacoli; con la vittoria della seconda guerra mondiale essi sarebbero rimasti i sovrani del pianeta, se non fosse stato per la Guerra fredda che scoppiò subito con l'URSS e divise il mondo in due macrofazioni. Nella loro sfera d'influenza comunque gli Stati Uniti ottennero un prestigio a livello culturale, sostituendo il loro dominio intercontinentale a quello che avevano esercitato gli Inglesi fino a pochi decenni prima: nacque la globalizzazione, che portò al trionfo del sistema democratico e della cultura occidentale in ogni dove, nonché all'ingerenza economica e politica di questa nazione dappertutto; gli Stati Uniti, con la definitiva vittoria sulla Russia alla fine del secolo non hanno avuto più ostacoli nella politica planetaria, ma di fronte a nuove superpotenze (India, Cina, Brasile, Giappone, Corea) sembra che il loro potere sia progressivamente messo in discussione. La loro influenza mediatica è comunque ormai consolidata, come anche la loro posizione di predominio nel nuovo continente.





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