IL FARO DEI SOGNI

America del Nord

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(((claudio)))
view post Posted on 21/10/2021, 09:26 by: (((claudio)))     Top   Dislike
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L'era coloniale
I Padri Pellegrini

Oltre alla ricerca del Passaggio a Nord Ovest, gli Inglesi si interessarono fin dall'inizio alla colonizzazione di questi territori, per insidiare il dominio iberico nell'America centro-meridionale. Già Walter Raleigh nel 1584 tentò, senza successo, di fondare una colonia stabile sull'isola di Roanoke; la più antica città dell'America Settentrionale e dunque la prima colonia europea fu comunque Saint John's sull'isola di Terranova. L'interesse britannico risvegliò quello francese e accese per la prima volta quello olandese: all'inizio del Seicento ben tre potenze erano "in corsa" per la conquista di questi territori. Samuel de Champlain fece ritorno nel 1604 nelle zone esplorate da Cartier e fondò le prime due colonie stabili francesi: Montréal e Québec. Gli Inglesi si insediarono in modo definitivo negli attuali Stati Uniti e nella tanto bramata Virginia con la fondazione della colonia di Jamestown nel 1607. Per finire gli olandesi fondarono Nuova Amsterdam (odierna New York) alle foci dell'Hudson (1624). Compagnie commerciali appositamente fondate si impegnarono assieme alle rispettive corone a colonizzare i nuovi territori in cambio del monopolio sugli scambi commerciali.

Le colonie europee, soprattutto quelle inglesi, si caratterizzarono in modo assai bizzarro: in Nord America si insediarono in numero sempre crescente comunità religiose perseguitate in Europa (celebri i “Padri Pellegrini”, puritani inglesi giunti nel 1620 in Massachusetts sulla Mayflower). La carta concessa dal re d'Inghilterra garantiva la possibilità di governarsi secondo principi propri, fermi restando gli obblighi di carattere economico-commerciale (esclusività degli scambi con la madrepatria). La proprietà terriera era molto diffusa, perché divisa di diritto fra tutti i membri maschi della comunità, accentuando il carattere democratico delle strutture di governo e creando uno stretto legame tra i concetti di autonomia economica e libertà politica. In quest'opera di popolamento i coloni anglo-francesi dovettero confrontarsi con la tenace resistenza opposta dalle numerose tribù indiane sospinte sempre più verso l'interno e private dei loro tradizionali territori di caccia e pascolo.
Compagnia della Baia di Hudson

Progressivamente il quadro politico dell'America settentrionale si andò configurando in questo modo: i francesi avevano occupato il territorio canadese, gli inglesi la costa statunitense e la Baia di Hudson (in virtù delle esplorazioni nel 1611): qui venne fondata nel 1665 la Compagnia della Baia di Hudson, che sarà alla base del Canada moderno. Mentre gli spagnoli iniziavano a temere l'avanzata francese verso sud (che dalla regione dei grandi laghi nel 1681 avevano annesso tutto il bacino del Mississippi (Grandi Pianure) fino al golfo del Messico) e consolidavano la Florida, gli olandesi avevano perso nel 1667 le colonie di Nuova Amsterdam e del Delaware a vantaggio degli inglesi, che unificavano così tutta la costa orientale e i territori alle loro spalle, organizzati nelle Tredici colonie. Nel XVIII secolo la situazione, già abbastanza complessa, sfociò nella guerra dei sette anni tra Francia e Gran Bretagna (1756-1763); a vincerla furono i britannici, che così si guadagnarono il dominio su tutto il Canada conosciuto e sull'America settentrionale in generale, scacciando per sempre i francesi; la Louisiana, ovvero le Grandi Pianure, fu spartita tra Britannici e Spagnoli (ad est e ad ovest del Mississippi). Ma fu un apogeo di breve durata: nel 1776 le Tredici colonie che componevano i possedimenti inglesi della costa orientale ottennero l'indipendenza e nacquero gli Stati Uniti d'America, la prima nazione del nuovo mondo.





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