| Economia
Le risorse economiche del territorio non sono ancora adeguatamente sfruttate, soprattutto per la scarsità di vie di penetrazione verso l'interno. L'attività economica prevalente è l'agricoltura, limitata alla fascia costiera pianeggiante; si coltivano soprattutto canna da zucchero, cacao e caffè, destinati all'esportazione, poi mais, manioca, tabacco, banane e patate dolci per il consumo locale. Dalla foresta si ricavano legname e oli essenziali e dal sottosuolo si estraggono oro (St. Elie) e bauxite (Kaw, Roura). Per quanto riguarda le comunicazioni terrestri, oltre alla strada costiera che collega Caienna al confine brasiliano, le relazioni con l'interno restano affidate alla navigazione fluviale. L'economia del Paese dipende largamente dall'attività del centro spaziale di Kourou, dove lavorano ca. 1100 persone, tra cui numerosi immigrati, provenienti principalmente dal Brasile, dal Suriname e da Haiti. Tale centro, creato nel 1964, si è affermato quale principale poligono mondiale per il lancio dei satelliti (60% del mercato mondiale), anche se due lanci falliti nel 1994 e l'esplosione (giugno 1996), al lancio inaugurale, del vettore Ariane 5 e la relativa distruzione del suo carico del valore di 1,6 miliardi di dollari ne hanno un po' offuscato l'immagine. Tra le altre attività produttive, il settore primario mantiene la sua rilevanza, soprattutto per quanto riguarda la pesca (in particolare di gamberetti), che contribuisce al 30% delle esportazioni, e lo sfruttamento forestale. Il sottosuolo è ricco di oro e, secondo statistiche locali, l'esportazione del metallo, nel 1993, è stata pari al 10% del totale, ma si pensa che attualmente i livelli di produzione siano aumentati e abbiano battuto nuovi record, anche se l'estrazione comporta notevoli problemi per quanto riguarda l'inquinamento dei fiumi con il cianuro e il mercurio usati nel processo di raffinazione. Un altro elemento positivo dell'economia della Guayana Francése è rappresentato dall'ecoturismo (oltre 70.000 visitatori l'anno). Tuttavia, nonostante questa buona disponibilità di risorse, la bilancia commerciale della Guayana Francése, i cui scambi avvengono prevalentemente con la Francia sia in entrata sia in uscita, rimane fortemente passiva. Nel luglio 1994 è entrata in funzione (ma è divenuta pienamente operativa nel novembre 1995) la diga di Petit-Saut, sul fiume Sinnamary, in grado di soddisfare l'intero fabbisogno di energia elettrica della Guayana Francese. La sua costruzione, il cui costo è stato pari a 2,7 miliardi di franchi, ha richiesto 5 anni di lavoro e ha comportato l'allagamento di 310 km² di foresta amazzonica. Nel dicembre 1995 e nel giugno 1996 sono state istituite due riserve naturali (1830 km²), le prime del territorio, il cui patrimonio è stato inventariato da ecologi e scienziati. Un altro parco naturale di oltre 20.000 km² è stato creato nel 1997 nella sezione meridionale del Paese. Storia
Riconosciuta come una colonia francese dal Congresso di Vienna del 1815, si sviluppò con una notevole lentezza, a causa del suo clima malsano. La metropoli vi stabilì un penitenziario, resosi nel tempo tristemente famoso. Furono importati schiavi africani per lavorare nelle piantagioni di cacao, caffè e cotone. Dal 1947 il territorio è divenuto Dipartimento d'Oltremare, rappresentato all'Assemblea nazionale e al Senato di Parigi da due deputati e da un senatore.
fonte www.sapere.it/enciclopedia/Guayana+Franc%C3%A9se.html
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