| Cultura: letteratura
Nel corso dei tre secoli coloniali non si ebbe a Panamá vita intellettuale. Un collegio seminario fu fondato nel 1590 e un'università nel XVIII secolo, ma non esistevano tipografie né centri culturali né teatri. Negli ottant'anni di unione con la Colombia si ebbero pochi e mediocri scrittori romantici: i poeti Tomás M. Feuillet (1834-1862), José M. Alemán (1830-1887), Amelia Denis de Icaza (1836-1910), Rodolfo Caicedo (1868-1905) e Federico Escobar (1861-1912), e il prosatore Pablo Arosemena (1836-1920). Un vero risveglio portò invece l'indipendenza, che diede al Paese i primi strumenti culturali (scuole superiori, stamperia nazionale, conservatorio e accademia di pittura, un teatro nazionale inaugurato nel 1908, un museo, i primi periodici, ecc.). Il modernismo ebbe presto in Panamá organi di stampa, El Heraldo del Istmo e Cosmos, diretti da Guillermo Andreve (1879-1940), prosatore di talento, e Nuevos Ritos, diretto da Ricardo Miró (1883-1940), e diversi scrittori, fra cui Darío Herrera (1870-1914), buon poeta, il narratore Salomón Ponce Aguilera (1868-1945) e soprattutto il già citato Ricardo Miró, il primo poeta importante nella storia panamense, autore di Preludios (1908), Segundos preludios (1916), La leyenda del Pacífico (1919) e Caminos silenciosos (1929), nonché di alcune narrazioni e lavori teatrali. Sulle sue orme si sono mossi il poeta Gaspar O. Hernández (1893-1918) e il narratore J. Darío Jaén (1893-1932). La generazione successiva, quella degli anni Venti e Trenta, ha adottato risolutamente i modi delle avanguardie, variamente ripresi da autori come Demetrio Korsi (1899-1957), che dopo una lunga stagione modernista giunge alle soglie dell'esperienza surrealistica con El grillo que cantó bajo las hélices (1942), e Rogelio Sinán (pseudonimo di B. Domínguez, 1904-1944), innovatore in poesia (Onda, 1929; Incendios, 1949) quanto in prosa (da Plenilunio, 1947, a Los pájaros del sueño, 1958). Su questa scia si collocano Ricardo J. Bermúdez (1914-2000), che da Adám liberado (1944) e Laurel de cenizas (1951) a Con la llave en el suelo (1970) offre una tutt'altro che ingenua elaborazione di tematiche surrealistiche (quali il sogno, la morte, l'assenza); Eduardo Ritter (n. 1916), poeta di raffinata vena melanconica e ben temperata tecnica formale (Silva de amor y otros poemas, 1957); José de José Martínez (1929-1991), drammaturgo di rilievo nel panorama ispano-americano. Si distinguono, inoltre, due personalissime voci poetiche femminili: María Esther Osses (1916-1990), autrice di vividi affreschi mitologici, naturalistici e sentimentali (da Mensaje, 1945, a Poemas, 1976) e Stella Sierra (n. 1919), le cui pregevoli sillogi di carattere amoroso si avvalgono di un sicuro dominio del mezzo espressivo (da Canciones de mar y de luna, 1939-40, 1944, a Poesía, 1962). Tonalità meditativa e sollecita attenzione per i temi fondamentali dell'esistenza informano i versi di J. Guillermo Ros Zanet (n. 1930), da Poemas fundamentales (1951) a Sin el color del cielo (1961); Tristán Solarte (n. 1924), in Voces y paisajes de vida y de muerte (1950) e in Evocaciones (1955); Pedro Rivera (n. 1939), da Incendio de sollozos (1958) a Los pájaros de la niebla (1970). La nota patriottica, di protesta, rivoluzionaria, caratterizza invece l'ultima produzione di Carlos F. Chang (n. 1922) e gran parte di quella di José Franco (n. 1931), nonché le opere a sfondo sociale di Victor Franceschi. Tra gli scrittori emersi nella seconda metà del XX secolo si segnalano Ernesto Endara, affermatosi con il romanzo Las aventuras de Piti Mini (1985), Helio Vera con la raccolta di racconti Angola y otros cuentos (1984), il romanziere e poeta Pitti Dimas Lidio, Gloria Guardia (n. 1940), premiata per le sue opere in tutto il Sudamerica, e i poeti Roberto Mackay , Manuel Orestes Nieto (n. 1951), autore di raccolte quali Reconstrucción de los Hechos, Panamá en la Memoria de los Mares, El Mar de los Sargazos, Erik Wolfschoon (n. 1949), un architetto impegnato a tutto tondo nella promozione della cultura nazionale. Nella letteratura contemporanea panamense alcuni altri nomi si sono segnalati, come i poeti Viviane Nathan (n. 1953), Rafael Ruiloba, Pedro Correa (1955-1996), Héctor Miguel Collado (n. 1960), Giovanna Benedetti (n. 1949; Entonces, Ahora y Luego, 1992; Entrada abierta a la mansión cerrada, 2005) e i romanzieri Ramón Fonseca Mora (n. 1952), Isis Tejeira (n. 1936; Sin fecha fija, 1982; Esta Linda la mar y otros cuentos, 1990), Rafael Pernett y Morales (n. 1949; Loma Ardiente y Vestida de sol, 1974; El ombligo del indio, 2007), Rosa María Britton (n. 1936), autrice di romanzi (El ataúd de uso, 1982), racconti e opere teatrali, quasi tutti insigniti del premio Ricardo Miró negli anni più recenti.
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