IL FARO DEI SOGNI

Honduras

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Generalità

È il secondo Paese per estensione dell'America istmica, ma uno dei meno popolati. Affacciato ampiamente al Mar delle Antille (o dei Caraibi), a S ha solo un esiguo sbocco sull'oceano Pacifico in corrispondenza della parte più interna del Golfo di Fonseca; con il Nicaragua ha definitivamente risolto la controversia circa il possesso del territorio della Mosquitia, assegnato all'Honduras nel 1895 e riconfermato nel 1960. Dal 1971 inoltre sono honduregne le Islas del Cisne, o Swan Islands, nel Mar delle Antille, già occupate dagli Stati Uniti. Il suo nome deriva dal termine spagnolo hondura, che significa “profondità”; Colombo, quando giunse sulla costa settentrionale del Paese, ritenne che lì le acque fossero molto profonde. In effetti, le Islas de la Bahía, al largo della costa caribica, emergono da un fondale di oltre 5000 metri. Falliti i tentativi di accordo per la costituzione di un'unione federale con gli Stati limitrofi nel XIX secolo, soggetto allo sfruttamento da parte delle compagnie statunitensi nel XX secolo, l'Honduras sta affrontando all'inizio del XXI secolo i problemi lasciati in eredità dai regimi dittatoriali, violazione dei diritti umani, criminalità, povertà, analfabetismo, dopo aver finalmente risolto il contenzioso con El Salvador per lo sbocco sull'oceano Pacifico.


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Lo Stato



Prima colonia spagnola, l'Honduras ottenne l'indipendenza il 15 settembre del 1821 nell'ambito della Confederazione dell'America Centrale ed è divenuto Stato sovrano il 5 novembre del 1838.

In seguito alla Costituzione promulgata nel novembre 1982, successivamente emendata (1995), l'Honduras è una Repubblica democratica. Capo dello Stato è il presidente della Repubblica, eletto per 4 anni a suffragio universale e diretto; egli è anche capo del governo e come tale esercita il potere esecutivo con l'ausilio dei ministri da lui nominati.

Il potere legislativo è delegato al Congresso Nazionale i cui membri restano in carica con un mandato elettivo e quadriennale. Il sistema di diritto in uso è basato sulla legge spagnola e sulla Common Law britannica.

La giustizia è amministrata dalla Corte Suprema (che svolge anche funzione di Corte Costituzionale) e da corti d'appello e tribunali minori presenti nei dipartimenti.

Il sistema della difesa dello Stato è affidato alle tre forze tradizionali di esercito, marina e aviazione; il servizio militare, della durata di 2 o 3 anni, si effettua su base volontaria a partire dai 18 anni d'età.

Per quanto riguarda l'organizzazione dell'istruzione, in base alla Costituzione del 1880 e dei testi successivi, l'insegnamento primario è laico, obbligatorio e gratuito, La scuola primaria ha la durata di 6 anni nelle scuole urbane e di 3 anni in quelle rurali.

Vi sono inoltre scuole itineranti che organizzano corsi di alfabetizzazione.

Il dato dell'analfabetismo, tuttavia, continua a essere elevato, nonostante esso si sia praticamente dimezzato negli ultimi trent'anni passando dal 43,1% del 1974 al 16,4% del 2007.

Il sistema dell'istruzione si articola poi nella scuola secondaria quinquennale, che garantisce l'accesso all'università; nella scuola agricola e commerciale, quadriennale e nelle scuole professionali. L'insegnamento superiore viene impartita nell'Università autonoma di Tegucigalpa e nelle università private di San Pedro e Tegucigalpa.

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Territorio: morfologia



Nei suoi tratti generali il territorio dell'Honduras corrisponde a un vasto altopiano, esteso da una sponda all'altra dell'Istmo e percorso da catene montuose con prevalente andamento W-E. Geologicamente il Paese poggia su un imbasamento di rocce cristalline, che affiora ampiamente nella sezione settentrionale.

Piegato nell'era paleozoica e successivamente spianato dalla lenta erosione, tale zoccolo fu violentemente interessato dai moti orogenetici del Cenozoico, propri dell'intera area istmica, che provocarono numerose fratture con conseguente fuoruscita di magma; gli espandimenti lavici e gli apparati vulcanici sono presenti nella parte meridionale del Paese, collegandosi a quell'allineamento di vulcani che corre lungo tutta l'America Centrale.

Al di sopra dello zoccolo si hanno strati sedimentari mesozoici e cenozoici, questi ultimi particolarmente estesi nella sezione occidentale dell'altopiano; una copertura quaternaria infine caratterizza la Mosquitia e la pianura costiera nordorientale.

L'orografia è complessa, specie nella zona centrale e più compatta dell'altopiano, sovrastata da brevi catene (Montañas de Comayagua , Cordillera de Montecillos, Sierra Opalaca, Montaña La Sierra ecc.) in più punti superiori ai 2000 m e culminanti nei 2849 m del Cerro Las Minas, nella Sierra de Celaque; da tale nucleo di alteterre si diparte verso N una serie di dorsali montuose, dall'andamento SW-NE più nettamente delineato, quali i Cerros de Cangreja (2435 m), la Montaña La Esperanza, la Sierra de Agalta (2590 m) e le Montañas de Colón, che talvolta raggiungono il litorale caribico, determinando una costa in alcuni tratti alta e rocciosa: tale è, p. es., quella fronteggiata dall'arcipelago delle Islas de la Bahía.

Il fronte costiero atlantico si sviluppa per 500 km, dal Golfo de Honduras al Cabo Gracias a Dios, ed è orlato di lagune (Los Micos, Guaimoreto, Ibans Ébano, Brus, Caratasca ecc.); qui si estendono le maggiori pianure honduregne, le quali peraltro occupano solo una limitata porzione del complessivo territorio.

Tra le principali sono la piana di Sula, estesa alla foce del fiume Aguán, e soprattutto la Mosquitia, in buona parte paludosa; un'altra vasta area pianeggiante si affaccia a SW sul Golfo di Fonseca, dove sbocca il fiume Choluteca.

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Territorio: idrografia



La rete idrografica dell'Honduras è nel complesso piuttosto irregolare.

Lo spostamento verso S della linea spartiacque fa sì che i maggiori fiumi sfocino nel Mar delle Antille; vi scendono con vallate spesso tortuose, ma che rappresentano tuttora assai utili mezzi di accesso all'interno del Paese: l'Ulúa, il più importante fiume honduregno, che solca la ricca piana di Sula, il citato Aguán e il Patuca; quest'ultimo è il più lungo corso d'acqua del Paese (se si esclude il Río Coco che segna gran parte del confine con il Nicaragua), di cui attraversa l'intera sezione sudorientale, ma di scarso rilievo come via di comunicazione in quanto corrisponde in gran parte alla semidesertica Mosquitia.

Due sono infine i principali fiumi del versante pacifico: il Goascorán, che segna per un buon tratto il confine con El Salvador, e il Choluteca, che nasce dai monti presso Tegucigalpa.

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Territorio: geografia umana

All'inizio del sec. XVI, all'epoca della conquista spagnola, l'Honduras era popolato da ca. un milione di amerindi: nell'area N dell'altopiano vi erano genti di lingua nahua e maya; questi ultimi avevano edificato splendide città, tra cui la famosa Copán. Nelle regioni centrali e occidentali vi erano tribù di lingua mixe e lenca che, con quelle di lingua caribe della fascia atlantica, costituivano i più antichi abitanti del Paese. Infine, a S e nella Mosquitia si trovavano le più settentrionali genti di lingua chibcha dell'America istmica. Lo scarso interesse della colonizzazione spagnola per l'Honduras ha in parte protetto il Paese da profondi sconvolgimenti etnici. Debole è stato, infatti, l'afflusso dell'elemento africano, tanto che neri e zambos (africani meticciati con amerindi), concentrati soprattutto nella pianura caribica, rappresentano il 4,3%, della popolazione totale; anche i bianchi, che costituiscono un'élite razziale e sociale, sono assai poco numerosi (il 2,3%), mentre la gran massa della popolazione (87%) si compone di meticci. Gli amerindi (Lenca, Xicake, Paya, Mosquitos o Miskito ecc.), minoranza poco rilevante (5,5%), sono insediati nelle alte terre e nelle foreste della Mosquitia, nel Nordest del Paese. Lo sfruttamento commerciale di queste aree è ragione di scontro tra il governo e le comunità indigene. L'incremento demografico è stato a lungo piuttosto basso; valori molto elevati si hanno solo a partire dal sec. XX, il tasso di mortalità si è attestato su valori molto contenuti, a fronte di un tasso di natalità mantenutosi tra i più elevati del mondo. Si è così passati dai 500.000 ab. del 1910 agli 1,3 milioni del 1950 e ai 7.367.000 (stima 2006). La crescita annua risulta sostenuta (2,5% nel periodo 2000-2005) nonostante i flussi migratori: si calcola che circa 100.000 honduregni vivano e lavorino negli Stati Uniti e numerosi altri abbiano trovato asilo in Canada. Nei primi anni del XXI secolo il numero dei rifugiati provenienti dall'Honduras è però notevolmente calato. All'inizio del nuovo millennio, inoltre, con la diffusione del virus dell'HIV si è registrato un consistente aumento nei tassi di mortalità, specie quelli relativi alla mortalità infantile. La densità di popolazione (media 69 ab./km²) è estremamente varia. Le alteterre vulcaniche, fertili e di clima temperato, sono fittamente popolate: in particolare nella regione di Tegucigalpa si superano i 137 ab./km²; semidesertica è, invece, la Mosquitia (4 ab./km²), corrispondente al dipartimento di Gracias a Dios; 371 ab./km² si hanno nella zona del basso Ulúa, dove è localizzata l'area di sviluppo industriale e commerciale di San Pedro Sula. Nonostante dinamismi territoriali di questo tipo, prevale l'insediamento rurale, anche perché il basso grado d'industrializzazione del Paese non ha favorito il fenomeno dell'urbanesimo, che ha registrato un lieve aumento solo verso la fine del XX secolo: la popolazione urbana è poco meno della metà di quella totale. Unica grande città è Tegucigalpa (900.400 ab., oltre un milione considerando l'agglomerato urbano), centro politico, storico e culturale nonché attivo mercato di una vasta zona agricola delle alteterre centromeridionale; notevole sviluppo ha però registrato San Pedro Sula (558.200 ab. nel 2005), sede, insieme alla capitale, delle principali industrie del Paese. Altre città importanti sono i porti caribici di La Ceiba, Tela e Puerto Cortés.


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Cultura: generalità

L'impronta dominante nella vita culturale honduregna è certamente quella spagnola. L'influenza dei dominatori europei si è sovrapposta ai costumi locali, dando vita a espressioni architettoniche, artistiche, religiose di forte peculiarità: esempio ne sono molti edifici del periodo coloniale, ricchi di elementi che spaziano dal barocco al moresco. Anche la letteratura, la musica, il folclore testimoniano la fusione di elementi e impulsi eterogenei. La capitale è ricca di chiese ed edifici storici, come il palazzo dell'antica università e la cattedrale (edificata nel Settecento) colma di opere d'arte. A Tegus, nomignolo con cui viene indicata Tegucigalpa, ha sede inoltre il Museo di storia repubblicana. Anche Comayagua, antica capitale, presenta motivi di interesse storico-culturale: qui fu fondata la prima università dell'America centrale (1632), ora sede del Museo Colonial, in cui sono conservate molte opere d'arte religiosa risalenti ai secoli di dominazione straniera; in città ha sede anche un museo archeologico. L'attuale centro universitario principale è quello di Tegucigalpa, fondato nel 1847. L'attrazione più importante del Paese è però senza dubbio il sito maya di Copán, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1980, posto quasi al confine con il Guatemala e le cui rovine archeologiche (la “scalinata dei geroglifici”, i templi dell'acropoli, le sculture) sono testimonianza della civiltà che qui visse a partire dal II secolo. Fra le altre istituzioni culturali un posto di rilievo è occupato dalla National School of Music. Lo sport in assoluto più popolare è il calcio.


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Cultura: tradizioni



Nei villaggi indios i nativi mantengono molte delle abitudini e dei tratti originari, a cominciare dalla lingua, che non è stata soppiantata dallo spagnolo o dall'inglese.

Altra peculiarità tipica dei clan dei villaggi è il forte legame familiare che permea ancora oggi la società.

Caratteristica comune a molti Stati caribici o che sono stati oggetto di evangelizzazione è inoltre una sorta di sincretismo nell'ambito spirituale che presenta un amalgama di credenze e riti, dal cristianesimo, praticato secondo diverse confessioni, all'animismo.

La festa religiosa più importante è quella dedicata alla vergine di Suyapa, celebrata il 3 febbraio.

Nei variopinti mercati delle città sono in vendita i prodotti dell'artigianato locale (legno, cuoio, tessuti) e quelli agricoli che costituiscono anche la base dell'alimentazione di gran parte della popolazione: la cucina ruota infatti attorno a piatti semplici costituiti da cereali, patate, pesce, pollo. Il cave, un liquore a base di caffè, è la bevanda più celebre del Paese.

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Cultura: letteratura



Non esistono scrittori honduregni prima dell'illuminista José Cecilio del Valle (1780-1834), autore dell'atto d'indipendenza (1821) e di altri scritti impegnati. Il poeta neoclassico José Trinidad Reyes (1797-1855), fondatore dell'Università di Tegucigalpa, fu un attivo promotore di cultura.

Una vera attività letteraria cominciò però soltanto con i poeti modernisti Juan Ramón Molina (1875-1908) e Froilán Turcios (1875-1943), quest'ultimo anche ottimo narratore. Ne seguirono variamente gli esempi Jerónimo J. Reina, Luis A. Zúñiga, i fratelli Augusto e Adán Coello, Jorge F. Zepeda, Salvador Turcios, Julián López Pineda e altri; mentre Alfonso Guillén Zelaya (1878-1947) introdusse nella poesia i modi avanguardisti.

Ma lo scrittore più importante del sec. XX è stato Rafael Heliodoro Valle (1891-1959), poeta, pubblicista, narratore storico e saggista di copiosa produzione. Nel panorama contemporaneo sisegnalano i poeti Oscar Acosta (n. 1933), Daniel Laínez (1919-1959) e Roberto Sosa (n. 1930) di cui sono state pubblicate alcune raccolte di versi anche in inglese (The Difficult Days, The Return of the Rivere Daniel Laínez), i narratori Víctor Cáceres Lara (1915-1993), Eduardo Bähr, Julio César Escoto (n. 1944), Ramón Amaya e il commediografo Andrés Morris.

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Cultura: arte



Nella regione orientale dell'Honduras le manifestazioni artistiche consistenti in incisioni su roccia, pittografie, ceramica, glittica e sculture in pietra, mostrano affinità con l'arte del Panamá, della Costa Rica e del Nicaragua.

La regione occidentale dell'Honduras ha risentito invece di influssi messicani e soprattutto maya, di cui nel Paese si conservano preziose testimonianze e manufatti (su tutti, la ceramica della valle di Ulúa, che presenta elementi simili a quella dell'America Centrale). L'arte figurativa del XX secolo si è aperta a influenze straniere, permettendo a diversi artisti di entrare in contatto con esperienze, rassegne, suggestioni internazionali. La personalità di maggiore spicco è senz'altro Jose Antonio Velasquez (1906-1983).

Sul finire del secolo frequenti sono diventate le presenze di opere honduregne nei padiglioni di arte latino-americana allestiti nei maggiori centri europei, statunitensi e orientali.

Fra i nomi più importanti della pittura e della scultura vi sono Yovany Adonay Navarro (1974), Pinto Rodezno (1965), Dario A. Rivera Trejo, Roque Zelaya (1958), MAFFELA (Maria Ofelia Garcia Casanova).

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Cultura: teatro

Per tutto il periodo coloniale si hanno notizie, generalmente vaghe, di rappresentazioni di autos sacramentales, di danze indie e di una forma scenica autonoma, i cosiddetti bailes de moros y cristianos.

Negli ultimi anni del XIX secolo arrivarono compagnie dalla Spagna e agirono occasionalmente formazioni locali ospitate in sedi di fortuna.

Soltanto nel 1915 fu inaugurato, a Tegucigalpa, il primo teatro permanente, tuttora aperto a gruppi locali semiprofessionali e a compagnie straniere in tournée.

fonte www.sapere.it/enciclopedia/Honduras.html



Edited by (((claudio))) - 5/9/2019, 23:24
 
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