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| Essa perciò non è né «deista» né «atea». «Non è deista, in quanto, credendo nella unità delle leggi inerenti alla Natura [...] non crede né può credere nell'esistenza di un Dio premondano ed ultramondano, che è stato oltrepassato dalla scienza; di un Dio, spirito infinito, superiore ed estraneo alla Natura, creatore della Natura. Nulla di più assurdo è l'ammettere la esistenza di un Essere, che sia indipendente dalla Natura, che sia causa della Natura e che abbia influenza sulla Natura [...]. Ammessa siffatta ipotesi, impossibile sarebbe il progresso, che è legge fondamentale dell'Umanesimo e quindi della Massoneria, perché per un solo atto della volontà di questo Dio si potrebbe indietreggiare di secoli; la Storia non avrebbe più legame e sarebbe costituita dalle manifestazioni della volontà di questo Dio. La Massoneria non crede né può credere ad un Essere soprannaturale, non credendo né potendo credere ai fenomeni “innaturali”, che sarebbero le sole prove che potrebbero dimostrarne la esistenza [...]. D'altra parte, la Massoneria non è “atea”, perché crede [...] nell'esistenza di una Legge immanente nella Natura, Legge che denomina “Grande Architetto dell'Universo” [...]. Il “Grande Architetto dell'Universo”, che nel rituale massonico si invoca, non è indipendente dalla Natura: esso è immanente nella natura, ed è quella condizione eterna, assoluta, universale, che è perciò “legge” e che, connettendo le cose, le ordina, e ordinandole le architetta in modo da costituire quel tutto armonico, che chiamasi Universo [...]. Nell'èra atomica non c'è posto per un Dio persona, creatore e giudice, qual'è configurato dalle religioni, dalla rivelazione delle religioni positive [...]. Tutt'una con la natura, la detta necessità e legge è “immortale”, ed è tale immortalità, non altra, quella nella quale crede e deve credere la Massoneria, non comportando la sua dottrina umanistica, che è “naturalismo”, un mondo fuori e sopra di quello, di cui l'uomo fà parte» 142. continua...
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