Il Libano (in arabo: لبنان, Lubnān; francese: Liban, nella forma estesa in arabo: اَلْجُمْهُورِيَّة اَللُّبْنَانِيَّة, al-Jumhūriyya al-Lubnāniyya, République libanaise ossia "Repubblica libanese") è uno Stato del Vicino Oriente che si affaccia sul settore orientale del mar Mediterraneo. Il Libano confina a nord e ad est con la Siria e a sud con l'Israele. Ad ovest si affaccia sul mar Mediterraneo.
La superficie del Libano è di 10.452 km². La capitale è Beirut. Le attività economiche principali sono i servizi bancari e finanziari, tradizionalmente sostenuti da un regime economico libero-scambista e competitivo, e il turismo.
Secondo una ricostruzione etimologica tanto diffusa quanto non scientifica, il termine Lubnān sarebbe stato utilizzato a partire dall'VIII secolo d.C. e deriverebbe dalla radice trilittera l-b-n, la stessa della parola laban (ossia "latte"), per via della somiglianza tra il Monte Libano, massiccio montuoso coperto di neve d'inverno e il colore del latte.
Libano, Un Paese che vi sorprenderà...
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Geografia
Il Libano si trova in Asia e più precisamente nell'Asia occidentale (Vicino Oriente), di cui è il paese più piccolo per superficie. Lungo 250 km e largo da 25 a 60 km, confina con il Mar Mediterraneo a Ovest per una costa lunga 225 km, con la Siria a Nord e ad Est (per 375 km), con Israele a Sud (per 79 km). Il confine Nord con la Siria è segnato in buona parte dal fiume Nahr al-Kabir, mentre a Sud il punto più estremo sulla costa è segnato dal promontorio di Rosh Hanikra. Una catena montuosa denominata Monte Libano si estende attraverso l'intero paese per circa 160 km, parallelamente alla costa mediterranea, con la più alta vetta, il Qurnat al-Sawda', che raggiunge i 3.088 m.
Il confine con le Alture del Golan (de jure in Siria ma vinte da Israele nella guerra di difesa del 1967) è contestato dal Libano in una piccola area chiamata Fattorie di Sheb'a, nonostante il confine sia stato demarcato dalle Nazioni Unite.[4]
Superficie: 10.452 km²
Paesi confinanti: Siria a Est e a Nord, Israele a Sud.
Clima
Clima: Mediterraneo - temperato
Temperatura marina: 32° (media estiva)
Il Libano ha un clima mediterraneo moderato. Sulla costa gli inverni sono freschi e piovosi e le estati calde e umide. A maggiori altitudini, le temperature invernali scendono sotto lo zero con frequenti nevicate, anche abbondanti, mentre le estati sono dure e secche.[5] Benché in generale il Libano goda di precipitazioni annue abbastanza elevate in confronto agli aridi paesi circostanti, alcune aree nord-orientali sono più aride perché le cime della catena occidentale bloccano molte nuvole nate sul Mediterraneo.[6]
Nell'antichità, il Libano ospitava grandi foreste di cedro del Libano, oggi simbolo nazionale.[7] Tuttavia, millenni di sfruttamento commerciale (per edilizia e cantieri navali), senza alcuna politica di riforestazione, hanno fortemente ridotto la loro diffusione.[7]
Popolazione
Demografia
I residenti in Libano sono stati stimati in 3.577.000 nel 2005 (densità: 344 ab/km²) e in 3.925.502 nel luglio 2007[8].
La popolazione stimata nel luglio 2015 è di 6.184.701 abitanti [9].
Etnie e religioni
La popolazione libanese comprende diversi gruppi religiosi.Lo Stato riconosce ufficialmente 18 confessioni, sotto elencate. La religione si fonde con il riferimento etnico.
Le confessioni riconosciute sono:
fra gli arabi cristiani, quelle maronita (cattolici), greco-ortodossa, greco-cattolica (melchita), armeno apostolica, armeno-cattolica, siriaco-ortodossa, siriaco-cattolica, protestante, copta, assira, caldea, e la cattolica di rito latino.
fra i musulmani, le comunità sunnita, sciita, ismailita e, in aggiunta, le comunità alauita e drusa.
la comunità ebraica.
Chiesa accanto ad una moschea a Beirut
Dal 1932 non sono più stati eseguiti censimenti ufficiali a causa della grande "sensibilità" dei libanesi nei confronti dei rapporti numerici fra le varie confessioni religiose. Sulla base di nuovi dati, infatti, i rapporti di forza cambierebbero e di conseguenza andrebbe cambiata anche la costituzione e quanto in essa previsto per la vita politica libanese. Tra l'altro, il censimento del 1932, svolto sotto il mandato francese, contò solo i cittadini libanesi residenti in Libano nel 1932, escludendo i libanesi emigrati e i residenti non libanesi. Risultarono 785.543 cittadini libanesi residenti, così ripartiti[10]:
56% cristiani di cui: 32% maroniti (cattolici), 6% greco-cattolici, 4% armeno-cattolici, 2% cattolici latini; 10% greco-ortodossi; protestanti e altri(2%).
44% musulmani (15% sunniti, 22% sciiti, 7% drusi).
Mentre un tempo i cristiani costituivano la maggioranza, attualmente, secondo le stime del governo statunitense, i musulmani, dopo la migrazione dei palestinesi, dal 1948 in poi, sono all'incirca il 60% della popolazione libanese[11]. Alcuni drusi focalizzano la loro identità in senso lato, dissociandosi dall'essere accomunati classicamente con i musulmani[12]. Alcuni cristiani maroniti, in particolare quelli provenienti dal Monte Libano non si identificano come arabi, ma come semiti etnicamente discendenti dai fenici[13] e dalla mescolanza di popoli che vivevano in Siria e in Libano prima dell'arrivo degli stessi arabi (principalmente popolazioni di lingua siriaca e bizantini). Successivamente i maroniti si sarebbero mescolati anche con i crociati. Numerosi storici hanno tuttavia contestato o criticato queste tesi[14]. È da sottolineare che, secondo alcune opinioni attuali, è considerata araba qualsiasi persona avente la lingua araba come lingua madre, a prescindere dai riferimenti genealogici. L'1% dei libanesi è di origine curda.[15]
Sinagoga a Deir al-Qamar risalente al 600 d.C.
Esiste anche una comunità ebraica libanese, composta attualmente da circa 100 individui; la maggior parte degli ebrei libanesi ha infatti scelto di lasciare il paese a causa della guerra civile. Dal gennaio 2009 è stato istituito il sito ufficiale della comunità ebraica libanese, che va ad affiancare il blog di discussione nato nel 2006[16][17][18].
Il Libano è un paese membro della Lega araba, pur con le sue particolari caratteristiche multiconfessionali e di paese mediterraneo
Sul territorio, gli sciiti sono concentrati soprattutto nel Sud del paese, nella periferia meridionale di Beirut e nella Valle della Beqa', mentre i sunniti soprattutto attorno a Tripoli, Sidone e nella parte Ovest di Beirut. I cristiani sono concentrati perlopiù nella zona centrale del Monte Libano e nella parte Est di Beirut, mentre i drusi si trovano nel massiccio dello Shuf (a Sud-Est di Beirut).
Diversi milioni di libanesi hanno lasciato nei secoli la madrepatria per trasferirsi negli Stati Uniti d'America, in America Meridionale (soprattutto in Argentina e Brasile), in alcuni paesi africani, come il Senegal e la Costa d'Avorio (da cui poi sono stati cacciati), in Australia e in Europa, specialmente in Francia. Si calcolano 18 milioni di persone di ascendenza libanese, di cui 8 milioni in Brasile.[senza fonte]I libanesi della diaspora sono soprattutto di religione cristiana; si spiega così, insieme al tasso di crescita più elevato presso la popolazione musulmana, il cambiamento nei rapporti numerici, nonché la richiesta dei politici libanesi cristiani di concedere il diritto di voto agli espatriati.[senza fonte]
L'importanza degli equilibri religiosi ha fatto sì che ai rifugiati armeni di religione cristiana sia stata concessa la cittadinanza libanese, che è invece negata ai profughi palestinesi, richiesta quest'ultima sostenuta dai musulmani sunniti.
Lingue
La lingua ufficiale è l'arabo standard moderno. L'arabo parlato correntemente dalla popolazione differisce dall'arabo standard utilizzato nella forma scritta e per alcuni costituisce addirittura una lingua "neo-araba"[19], "vernacolo arabo libanese"[20][21] o persino una lingua semitica a sé stante.[22][23]
Il francese costituisce una seconda lingua diffusa.
L'articolo 11 della Costituzione Libanese dichiara la presenza diretta ed indiretta rispettivamente all'arabo ed al francese. Esso recita come segue: “L'arabo è la lingua nazionale ufficiale. La legge determina i casi in cui la lingua francese può essere utilizzata”.[24] In Libano si pubblicano quattro quotidiani e un settimanale di cinema in francese ed è presente Radio Liban con le sue trasmissioni francofone. Si stima che la metà dei libanesi sia francofona.[25] Il Libano è membro dell'Organizzazione Internazionale della Francofonia e la capitale Beirut, già città ospitante del congresso biennale del 2002, è stata scelta come organizzatrice dei Giochi della Francofonia del 2009.
Fino all'epoca della guerra civile, gran parte della comunità cristiana si opponeva a utilizzare l'arabo come propria lingua, facilitata in questo dalla diffusione delle scuole in lingua francese.
Circa il 45% dei libanesi utilizza il francese quale seconda lingua.
Negli ultimi anni, sta avanzando l'uso dell'inglese, che oggi è conosciuto da circa 1/3 della popolazione, soprattutto giovani.
La comunità armena conserva il proprio idioma (affiancato alla lingua araba).
Città principali
Capitale: Beirut (1.792.000 ab., stima 2003; 2.115.000 aggl. urbano, stima 2001)
Altre città: Tripoli 200.000 ab., Biblo, Sidone, Tiro, Nabatiye, Zahle, Baabda, Baalbek, Hermel.
Invasione israeliana del 1982
Nel 1982 il Paese subì un'invasione da parte di Israele: l'operazione militare fu denominata da Israele "Pace in Galilea" e dagli storici Prima guerra israelo-libanese. Essa fu intrapresa per sradicare dal Libano la presenza armata palestinese e si spinse oltre il sud-Libano, in cui le unità della resistenza palestinese s'erano insediate, arrivando fino a Beirut, dove aveva sede l'OLP, ed ebbe il sostegno dei cristiano-maroniti. Il neo eletto presidente della Repubblica Bashir Gemayel il 14 settembre 1982, nove giorni prima dell'investitura ufficiale, cadde vittima di un attentato (attribuito alle milizie palestinesi, ma organizzato - come si sarebbe scoperto in seguito - dai servizi segreti siriani) perdendo la vita, insieme ad altri 25 dirigenti, nell'esplosione del quartiere generale falangista ad Ashrafiyyeh, nella parte orientale di Beirut.
Cultura
Il Libano è stato per millenni un punto di incontro tra civiltà differenti, a partire da quella fenicia ed è abitato da diciotto confessioni religiose, ciascuna dotata di identità distinta, ed offre, di conseguenza, un panorama culturale straordinariamente ricco e stratificato.
L'UNESCO ha riconosciuto cinque siti libanesi come patrimonio mondiale dell'umanità: Anjar, Baalbek, Biblo, Tiro e la valle di Qadisha.
Tra gli scrittori libanesi si ricordano Khalil Gibran, Ali Ahmed Said, Hoda Barakat, Elias Khoury, Rashid Daif, Georges Schehadé, Amin Maalouf e Samir Kassir.
Valle di Qadisha
Numerosi festival sono organizzati durante il periodo estivo, spesso all'interno di monumenti e siti archeologici. Il programma di questi festival comprende generalmente un mix di spettacoli teatrali, opera lirica, musical, concerti di musica classica e musica pop. I festival più importanti si svolgono a Baalbek, Beiteddine e Biblo.
Provengono dal Libano numerosi interpreti della musica araba contemporanea. Oltre ad artisti come Fairouz, celebre per la sua estensione vocale, lo spirito patriottico e le sue canzoni d'amore, e Marcel Khalife, noto per il suo impegno politico e come interprete di oud, uno strumento tradizionale simile al liuto, la nuova generazione dei cantanti di musica pop comprende nomi famosi in tutto il mondo arabo, come Najwa Karam, Nancy Ajram, Cyrine Abdelnour, Haifa Wehbe, Nawal Al Zoghby, Elissa, Ragheb Alama e il cantante anglo-libanese Mika, uno dei più importanti cantanti pop attuali.
Tutela dell'ambiente
Durante gli anni della guerra civile, l'ecosistema libanese ha subito danni molto ingenti. Alcune foreste furono abbattute, altre furono bruciate dai frequenti incendi provocati dalle bombe e la distruzione di quasi tutti i servizi ha comportato la dispersione di rifiuti solidi e liquidi.
Finita la guerra, i fondi vennero utilizzati per la ricostruzione di strade, città e attività, perciò il problema della tutela ambientale passò in secondo piano. Questo ha portato in alcune zone ad un'edilizia incontrollata e ad altri gravi reati, come il pompaggio nel sottosuolo di liquidi pericolosi.
La situazione è comunque in via di miglioramento e il turismo, in aumento, ha comportato un inasprimento delle pene per reati contro l'ambiente e ha portato alla creazione di nuove aree protette. Nel governo libanese vi è anche la carica di ministro dell'ambiente, il che dimostra che esiste una certa sensibilità per le tematiche ambientali. Esistono anche diverse ONG che tutelano l'ambiente o stanno sensibilizzando gli abitanti.
La Foresta dei cedri di Dio dal 1998 è Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.